Modifiche alla Web Tax: un duro colpo per le imprese del settore digitale
Modifiche alla Web Tax – L’introduzione dell’Articolo 4 della Manovra 2025 rischia di avere un impatto devastante sull’ecosistema imprenditoriale del digitale italiano, che riguarda da vicino numerose piccole e medie imprese della nostra Regione che rappresentano il cuore dell’innovazione che sta attraversando tutto il panorama economico mondiale.
L’Umbria sta cercando di posizionarsi in questo panorama, come un polo di innovazione, serve un quadro normativo che incentivi la crescita del settore con investimenti corposi sia nazionale che regionali, piuttosto che essere gravato da un possibile nuovo fardello fiscale che comprometterebbe questo ambizioso obiettivo.
L’opportuna introduzione della Web Tax, pensata inizialmente per le grandi multinazionali tecnologiche, che hanno sedi sociali in paradisi fiscali e creano fatturato in tutto il mondo senza pagare tasse nei paesi dove producono materialmente la loro ricchezza, ora verrà estesa a tutte le aziende che offrono servizi digitali, comprese le startup e le PMI che costituiscono l’ossatura del tessuto economico anche della nostra Regione.
Nadia Pellegrini, candidata nella lista di Alternativa Popolare alle Elezioni Regionali in Umbria, ha espresso forte preoccupazione per le conseguenze di questa modifica “La Web Tax, così come è stata ridefinita, colpirà in modo sproporzionato proprio quelle aziende umbre che stanno cercando di emergere nel mercato digitale, già duramente provato da crisi economiche ed instabilità.
Non possiamo permettere che startup e piccole imprese, che nei primi anni di vita operano in perdita, vengano schiacciate da una misura che rischia di frenare e compromettere la loro crescita.”
L’auspicio è che nella discussione in parlamento vengano prese in considerazione queste riflessioni che diventano vitali per un settore che, a dire di tutti, rappresenta lo spiraglio per una evoluzione e per la crescita delle aziende italiane ed umbre.
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