
Dossier Uil: Uno Studente su 10 in Italia è Straniero
Secondo il Dossier Uil Scuola Rua, attualmente, circa un milione di studenti in Italia hanno una cittadinanza non italiana. Questo rappresenta l’11,3% del totale degli studenti iscritti nelle scuole italiane, che ammontano a 8 milioni e mezzo. Questi dati rappresentano un aumento rispetto al 2021, quando il numero di studenti stranieri era di 865.388.
Il 32,7% degli studenti stranieri (circa 316.000) frequenta la scuola primaria (6-11 anni), mentre il 21,3% (circa 206.000) è iscritto alla scuola secondaria di secondo grado (14-19 anni). Gli studenti della scuola secondaria di primo grado (11-14 anni) rappresentano il 18,9% del totale (circa 182.000). La scuola dell’infanzia conta per l’11,4%, e ci sono anche studenti iscritti a percorsi di I e II livello, CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) e ai corsi serali, che ammontano a 152.862.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la maggior parte degli studenti stranieri si trova nelle scuole statali del Nord Italia, tra cui Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e Liguria, con il 62,7% del totale (circa 602.000 studenti). Le regioni dell’Italia centrale, come Toscana, Umbria, Marche e Lazio, ospitano il 22,1% degli studenti stranieri (circa 213.000). Nel Sud del paese, tra cui Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna, si trova il 15,6% degli studenti stranieri (circa 151.000).
Il 5% degli studenti stranieri in Italia proviene dall’Ucraina, con la Campania come la seconda regione ad ospitare il maggior numero di studenti ucraini nelle scuole statali, circa 48.500.
Inoltre, i dati mostrano un aumento del 64% di minorenni non accompagnati rispetto al 2021, con un totale di 20.089 minori non accompagnati registrati in Italia al 31 dicembre scorso. Questi dati sono influenzati dalla crisi umanitaria in Ucraina.
Il Segretario Generale Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, sottolinea l’importanza di garantire un’educazione adeguata a tutti i minori, indipendentemente dalla loro situazione di regolarità nel paese. D’Aprile richiama l’attenzione sul fatto che i minori stranieri in Italia non rappresentano un’emergenza ma una costante in crescita, e quindi è necessario adottare misure concrete per supportarli nell’esercizio dei loro diritti fondamentali, come l’istruzione e la sicurezza.
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