Sei arresti per omicidio 🔴 [Video] aggravato dalle modalità mafiose

Un’indagine della Polizia Economico Finanziaria di Bari porta all’arresto

Sei arresti per omicidio aggravato dalle modalità mafiose

Sei arresti per omicidio aggravato dalle modalità mafiose

Sei arresti per omicidio – Un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari ha portato all’arresto di sei persone, accusate di omicidio in concorso, detenzione e porto illegale di armi, con l’aggravante delle modalità mafiose. Quattro degli arrestati sono originari di Bari e due di Salerno.

L’operazione è stata eseguita in seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’ordinanza riconosce gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati.

Secondo l’accusa, il 3 giugno 2014, a Giovinazzo, Claudio Fiorentino, all’epoca trentatreenne, è stato ucciso da nove colpi di arma da fuoco esplosi da un killer a bordo di una moto. Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari e sviluppate dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, tutti appartenenti al clan Di Cosola, attivo sul territorio di Bari e provincia.

Il movente dell’omicidio sarebbe riconducibile a un contrasto finalizzato al controllo del territorio. I due mandanti dell’omicidio, oggi di quarantuno e quarantanove anni, avrebbero organizzato e ordinato l’omicidio ai quattro esecutori materiali per agevolare l’attività criminale del sodalizio sul territorio di Giovinazzo.

La misura cautelare è stata notificata in carcere a tre indagati, detenuti per altra causa, mentre degli altri tre, due sono stati associati in carcere ed uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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