Morto Pino Caputo “comandante coraggioso”, ex colonello dei carabinieri

Assisi in lutto, è morto Pino Caputo "comandante coraggioso"

Morto Pino Caputo “comandante coraggioso”, ex colonello dei carabinieri

del direttore,
Marcello Migliosi
Stamani un malore, mentre era in bagno e l’hanno trovato privo di sensi. Il dottor Giuseppe “Pino” per gli amici Caputo, nato nel settembre del 1956 è morto. Persona affabile, seria e dotata di grande umanità, lascia un vuoto incolmabile. Fu colonnello dei carabinieri all’inizio della sua carriera nelle forze dell’ordine, poi entrò da comandante nel corpo della polizia locale. Si distinse per alcune ottime operazioni a Lamezia Terme, in particolare una che gli valse il soprannome di “Comandante coraggioso“, i suoi “terminator” operai del comune con tanto di caschetto giallo diedero del filo da torcere a “mattone selvaggio“. In particolare smantellarono – anzi no – demolirono il pub abusivo denominato “St. Patrik’s”. Una società lametina, da un chiosco arrivò ad una mezza discoteca, sì, insomma, concessero un dito e questi si presero anche la mano, il braccio e la spalla.


La demolizione

Caputo, che allora dirigeva la “squadra antiabusivismo” della Polizia Locale di Lamezia Terme, fece effettuare una notevole mole di demolizioni. Al tempo del St. Patrik’s erano già 5. Trapani, sviatori, scalpelli penumatici…una vera e propria incursione del “terminator e del loro comandante”, l’ex colonnello dell’Arma Benemerita, il dottor Pino Caputo.

Pino Caputo

Insomma in un giorno la “temibile” squadra degli elmetti gialli smontò il fabbricato di legno che era stato realizzato dietro la cattedrale nella città lametina. Erano gli anni dal 2007 al 2009 e a Lamezia Terme della Polizia Locale, Pino divenne comandante. La sua è stata una carriera lunghissima e densa di grandi successi. Proveniente dall’Accademia militare di Modena dei Carabinieri, si era laureato in scienze politiche, giurisprudenza e sicurezza interna ed esterna.

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Era sposato con la signora Adanella Bianconi e padre di due figli, Sara e Andrea. Ha frequentato anche la scuola di Polizia di Spoleto nel corso indetto dal Ministero deli interni direzione centrale antidroga. E poi un “girovagare” per le città con incarichi sempre dirigenziali. A Perugia fu anche responsabile della polizia Provinciale e poi funzionario della Polizia locale di Perugia, e poi Vibo Valentia e quindi Lamezia Terme. Fu comandante della polizia municipale di Carrara e di quella di Afragola, Napoli.

Un’ultima cosa, era istrionico è famoso per gli scherzi. Era nonno innamorato della nipotina Maria. Era innamorato dell’Arma dei Carabinieri.

La triste notizia ci è stata data da un suo carissimo amico che, però, ha scelto di rimanere nell’anonimato.

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