
Famiglia intossicata da tonno a Bastia Umbra
Un’intera famiglia di Bastia Umbra finita in ospedale dopo aver mangiato tonno. Si tratterebbe della sindrome sgombroide.
Cinque persone – mamma, papà e i loro tre figli – avevano consumato del tonno fresco nella loro abitazione dopo averlo comprato in un negozio a Bastia. I membri dopo aver consumato hanno cominciato ad accusare il malessere: nausea, vomito e diarrea.
La madre aveva però disturbi più gravi: sulla sua pelle era comparso un rash cutaneo, che ne ha cambiato il colore, oltre all’arrossamento delle congiuntive oculari e svenimento.
Il capo famiglia anche lui colpito ha trasportato moglie e figli all’ospedale di Foligno. I sanitari all’arrivo dei cinque pazienti hanno cominciato a curarli. Le loro condizioni erano serie ma non critiche. A tutti avevano diagnosticato una sindrome sgombroide: una tossinfezione alimentare dovuta al consumo di tonno fresco. I cinque pazienti non sono stati ricoverati. Dopo le cure di rito sono tornati a casa in buone condizioni.
La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica risultante dall’ingestione di pesce alterato. Può derivare dall’inappropriato trattamento del pesce durante l’immagazzinamento o la lavorazione, ma anche dal suo stato di salute alterato. La cattiva conservazione del prodotto potrebbe essersi verificata anche per colpa di un pesce già malato.
È il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Spesso tuttavia non viene rilevata perché assomiglia e confusa con l’allergia alimentare. Viene riportata con la massima frequenza relativamente a specie ittiche a carne rossa, appartenenti alle famiglie Sombridae (come il tonno, tonno pinna gialla, tonnetto striato (chiamato anche bonito), sgombro, lampuga, Clupeidae (sardine, aringhe, cheppie) ed acciughe e specie ittiche imparentate con queste, refrigerate o conservate in modo non adeguato dopo la pesca.
La sindrome sgombroide può derivare dall’inappropriato trattamento del pesce durante l’immagazzinamento o la lavorazione; quando per l’innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina. L’istamina è una delle sostanze tossiche implicate nell’intossicazione sgombroide. Nel tessuto di pesci in decomposizione sono state trovate altre sostanze chimiche, ma la loro associazione con la sindrome sgombroide non è stata stabilita chiaramente.
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