
Terremoto Umbertide, non ci saranno casette, ma Sisma bonus e Cas
Intere frazioni come Pian d’Assino, Montecorona, Pierantonio nell’Umbertidese e Sant’Orfeto nel Perugino distrutte da quello che viene chiamato piccolo terremoto, ma in realtà non lo è. Il sindaco Luca Carizia e la vice Annalisa Mierla non accettano che si liquidi il sisma di giovedì come un evento di serie B e chiedono a gran voce lo stato di emergenza e i fondi connessi. «E se è vero che il capoluogo non ha subito danni, a Pierantonio e nelle zone limitrofe la situazione è drammatica, con disastri strutturali enormi e quasi tutte le case al momento inagibili».
A unirsi a loro sono la presidente della regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale Enrico Melasecche, Stefano Nodessi direttore della Protezione civile umbra, Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Massimo d’Angelo, direttore della Sanità umbra e il responsabile della Prociv umbertidese Gabriele Lisetti.
La sinergia scattata nelle ore del post terremoto, puntualizza la presidente «sta andando avanti, ci consente di avere al più presto una relazione dettagliata anche sulla tipologia del sisma per arrivare alla richiesta dello stato d’emergenza, cosa su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare. Esistono dei presupposti normativi, però siamo convinti che costruendo questo percorso insieme alla Protezione Civile nazionale avremo le condizioni per chiedere al governo, che ci ha già dimostrato vicinanza, la dichiarazione dello stato di emergenza».
«Stiamo cercando di fare bene ed in fretta» – ha detto Tesei. «Non ci saranno casette per i terremotati, si cercherà la soluzione nel Sisma bonus e nel Contributo Autonomo Sistemazione». Stessa preoccupazione per le attività produttive. Dopo di che, conclude Tesei, «si apriranno prospettive ulteriori perché non ci limitiamo al periodo dell’emergenza, stiamo studiando con il governo le soluzioni migliori affinché questo terremoto possiamo metterlo alle spalle nei tempi più brevi possibili». Tesei ha anche garantito l’attenzione massima del Governo.
Il sindaco ha sottolineato come sia massima l’attenzione alle scuole. Confermato che oggi riaprono le scuole a Umbertide e a Perugia.
Due quelle inagibili, la media e elementare di Pierantonio. Si lavora alla sistemazione degli alunni che frequentano le scuole inagibili di Pierantonio: le Elementari verranno spostate alla Materna che per l’allestimento resta chiusa fino al 19 marzo, le Medie alla Mavarelli-Pascoli di Umbertide.
Dal direttore Nodessi alcuni elementi scientifici: «Le scosse hanno interessato un area di circa 20 km quadrati mentre 120 sono state le scosse registrate in una zona sismica di 2° classe (dove sono possibili forti terremoti). La faglia attivata è quella del terremoto del 1984, tra Gubbio e Città di Castello». Ma adesso «non ci aspettiamo eventi di magnitudo superiore a cinque».
Intanto, a Pierantonio, la località più martoriata, continuano gli interventi dei vigili del fuoco. «Sono impegnate dalle 8 alle 11 squadre al giorno in sopralluoghi e recupero beni», ha detto il dirigente regionale Francesco Notaro. A ieri dopo le prime verifiche dei tecnici si contavano 120 sfollati, destinati nei prossimi giorni a diventare circa 200. L’intero cratere che comprende Pian d’Assino Pierantonio e S. Orfeto (Perugia) ne conterà come annunciato almeno 500.
Massimo D’Angelo, direttore regionale della sanità, rende noto che sono 359 i triage totali, 266 senza apparenti criticità; 32 con criticità gravi non evitabili, 22 con pericolosità verso l’esterno in codice rosso; 61 con criticità lievi o evitabili, 27 con pericolosità verso l’esterno in codice giallo. A Città di Castello ulteriori venti posti letto.
Terremoto Umbertide, Tesei, stiamo cercando di fare bene e in fretta 📸 [Le foto di oggi]
secondo me non ha avuto il giusto rilievo dalle TV Radio giornali ecc.
Guarda Marco – intanto collegati alle 19,30 su CANALE ITALIA UMBRIA (16 digitale terrestre) e vedrai che siamo stati su con una troupe anche ieri. E poi noi ci siamo stati sopra da subito
ciao
Marcello