Indagine favoreggiamento [Video] immigrazione 3 arresti e 25 indagati

Operazione della Polizia di Stato: 3 misure cautelari e 25 indagati

Indagine favoreggiamento [Video] immigrazione 3 arresti e 25 indagati

Indagine favoreggiamento immigrazione 3 arresti e 25 indagati

Nelle prime ore di oggi, la Squadra Mobile di Terni e il Servizio Centrale Operativo, con il supporto delle Questure di diverse città, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Perugia. I destinatari sono un 30enne egiziano e un 32enne del Bangladesh, mentre un italiano del 1966 è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tutti e tre sono residenti a Terni e indagati per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di documenti per il rilascio di titoli di soggiorno e per favorire la permanenza di cittadini stranieri in Italia.

Oltre 100 operatori della Polizia di Stato sono stati impiegati in numerose perquisizioni nei confronti di altri 25 soggetti, molti dei quali residenti fuori regione, tutti indagati per reati simili. L’indagine è iniziata nel 2022 a seguito di una segnalazione dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Terni riguardante sospette richieste di residenza da parte di cittadini stranieri, principalmente provenienti da Pakistan, Afghanistan, Egitto e Iraq.

Le indagini hanno rivelato il ruolo di un cittadino egiziano, titolare di attività commerciali, che avrebbe organizzato le attività illecite. Questo individuo avrebbe aiutato vari soggetti extracomunitari, principalmente egiziani, a ottenere o rinnovare il titolo di soggiorno tramite locazioni fittizie e documentazioni false. Un 58enne italiano, titolare di un’agenzia immobiliare, è stato coinvolto nella registrazione dei contratti di locazione.

Le indagini hanno ipotizzato un’associazione a delinquere attiva nella provincia di Terni, con il 30enne egiziano al centro dell’organizzazione. Questo individuo riceveva circa 800 chiamate telefoniche al giorno e facilitava l’ottenimento di documenti necessari per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno, la trasformazione del permesso in quello di lungo periodo CE, o il ricongiungimento familiare.

Gli investigatori hanno accertato che molti cittadini extracomunitari richiedevano il soggiorno per asilo politico o protezione sussidiaria, attestando falsamente la loro posizione lavorativa tramite documentazione relativa all’apertura di ditte individuali o rapporti di lavoro subordinato. Spesso, queste attività non esistevano realmente.

Il 30enne egiziano era in contatto con alcuni proprietari di casa e altri soggetti stranieri che lo supportavano nell’attività illecita. Il “servizio” fornito ai cittadini stranieri aveva un costo di circa 4.000 euro, con pagamenti effettuati anche dall’estero, in particolare dalla Francia. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati numerosi telefoni cellulari e documentazione che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

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