Gisella Cardia continua a sfidare autorità ecclesiastiche e civili

È possibile credere e stracredere. Si può ben essere credenti. Ma guai a mostrarsi “creduloni”!

Gisella Cardia continua a sfidare autorità ecclesiastiche e civili

Gisella Cardia continua a sfidare autorità ecclesiastiche e civili

Gisella Cardia di Sandokan – Sfida al vescovo di Civita Castellana Marco Salvi, sfida al Comune di Trevignano Romano e alla sindaca Claudia Maciucchi (annoverata fra gli avversari), sfida al decreto della Chiesa che la sconfessa, sfida a chi la liquida con ironici risolini. Sfida donchisciottesca al mondo intero.

Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla), la “veggente” della Madonna di Trevignano Romano, sfida in primis la chiesa cattolica. Stavolta dichiara di aver ricevuto un messaggio da Gesù. In persona. Nel giorno e nell’ora giusta. Ossia alle ore 15:00 del 3 di maggio. More solito.

Come ogni mese, seguita dai suoi ‘fedeli’ (pochi) si è recata a pregare al Campo delle Rose. Non più a “incontrare”, nello specifico, la Madonna di Trevignano. Ma per una preghiera alla Madonna “in generale”. Una Madonna, dunque, generalista. Perché la Madonna di Trevignano non esiste.

Constat de non supernaturalitate. A ricevere “visioni” sulla cui “soprannaturalità” la Commissione, instituita dal vescovo Marco Salvi (già vicario del cardinale Bassetti nella diocesi Perugia-Città della Pieve), si è irrevocabilmente pronunciata con l’espressione “constat de non supernaturalitate”, che equivale a dire “nulla di soprannaturale”. Insomma, volgarmente: si tratta di una bufala bella e buona.

Il vescovo Marco Salvi, da noi contattato, aveva risposto che la sovraesposizione mediatica era notevole e che parlava in sua vece il documento ufficiale (che ci risulta, peraltro, redatto proprio a Perugia da un superesperto in materia). E per questo non abbiamo insistito. Ma la sostanza del discorso è limpida come acqua di roccia.

Se seguite lei, siete fuori dalla Chiesa. Resta dunque valida l’affermazione “Chi la segue si autoesclude”, ossia si pone fuori della comunità ecclesiale. Chi vuole rientrare nell’ortodossia cattolica faccia atto di contrizione e intraprenda un percorso di pentimento e purificazione. La porta della Chiesa è sempre aperta. Come la Casa del Padre.

Nessuna apparizione né rivelazione. Pertanto la cosiddetta Madonna di Trevignano non è mai apparsa e non ha compiuto miracoli. Non manda messaggi. Specie a Gisella Cardia.

Niente preti né prelati. Il disconoscimento comporta la conseguenza inevitabile: i preti non possono più dire messa in quel luogo. Sebbene ce ne sia stato qualcuno che lo ha fatto, asseverando, in qualche modo, posizioni oggi ufficialmente smentite. Ma, dal Decreto in poi, niente preti su quella collina. Né tonache né clergymen, né stole o paramenti sacri che costituirebbero atto sacrilego.

Attesa con la Madonnina “di ricambio”. Nella collina che si affaccia sul lago di Bracciano, la “vedente/vedette” era attesa, con l’erba tagliata e la Madonnina “di ricambio”. Difatti quella originale, quella che piangeva e sanguinava (materia ematica suina, si dice), è stata portata in luogo acconcio dal donatore. Per sottrarla alle mani di chi la profanava.

Il sindaco di Trevignano Romano Claudia Maciucchi, da me intervistata in esclusiva, aveva affermato “Piena intesa col vescovo Salvi. Noi andiamo avanti”.

Da parte del Comune, fatti, non parole. Oltre a dire, la dinamica sindaca/avvocatessa aveva anche fatto. Dichiarandoci: “Dopo una prima fase interlocutoria nella quale si sono svolti incontri tra le varie Istituzioni, l’Amministrazione Comunale a partire dall’Anno 2020 ha avviato procedimenti penali presso la Procura di Civitavecchia e Ordinanze con le quali si è ingiunto all’Associazione “La Madonna di Trevignano ETS” di provvedere alla demolizione delle opere in assenza di permesso e, contestualmente, di rispristinare lo stato dei luoghi. Il Comune di Trevignano Romano si è, inoltre, costituito nei giudizi amministrativi dinanzi il TAR del Lazio e al Consiglio di Stato promossi dall’Associazione “La Madonna di Trevignano ETS” per impugnare le suddette Ordinanze”.

E l’Amministrazione era andata oltre. Avviando il procedimento ai sensi della legge 241/1990 con il quale il Comune ha contestato il cambio di destinazione d’uso con aumento del carico urbanistico sul terreno di proprietà dell’Associazione “La Madonna di Trevignano ETS”.

Poi la Polizia Locale, insieme all’Ufficio Tecnico, in data 22.04.2024 ha posto i sigilli al terreno di proprietà dell’Associazione “La Madonna di Trevignano Romano E.T.S.”, inviando la documentazione alla competente Autorità Giudiziaria.

Chiesto il ripristino dello status ante quem. Al contempo, l’Ufficio tecnico ha avviato le procedure amministrative per il ripristino dello stato dei luoghi notificando all’Associazione “La Madonna di Trevignano Romano E.T.S.” la comunicazione di avvio del procedimento, atto preliminare e propedeutico all’emissione dell’ordinanza ed eventuale acquisizione al patrimonio del Comune.

Erano stati apposti i sigilli. In quanto  di quel terreno non si sarebbe rispettata la natura. Soggetto com’è a vincoli paesaggistici, ricadendo nell’area del Parco di Bracciano e Martignano e dunque a vocazione agricola e non destinato ad affollamento di persone e di mezzi.

Ma di quei Sigilli la procura di Civitavecchia ha chiesto la rimozione con un provvedimento di dissequestro emesso dal pm.

Sequestro, avvenuto il 30 aprile, e non convalidato in quanto la destinazione d’uso del terreno (che in parte ricade nell’Ente Parco) non sarebbe stata mutata per effetto del fatto che un gruppo cospicuo di persone si recasse con mezzi a motore in un terreno agricolo a scopo di preghiera.

Culto e non agri-cultura. Ma non c’è reato. Il dissequestro insomma è legato al fatto che la destinazione a culto anziché a coltura non costituisse presupposto per la commissione di un reato.

Insomma: un conto è il profilo penale, altro è quello amministrativo. Sul quale resta aperta la questione.

Ma il luogo cambia nome. Fatto sta che, per bypassare scomuniche, Gisella non nomina più la Madonna di Trevignano, ma il Campo delle Rose. E cosa è accaduto il 3 del mese? Giorno tradizionalmente dedicato alle asserite e presunte “apparizioni”? In aprile niente. In prudente attesa.

Ma venerdì scorso, 3 maggio, la storia si è ripetuta. Erano pochissimi i fedeli. Ma, a sentire Gisella Cardia, anziché la Madonna, le sarebbe apparso Gesù con un messaggio apocalittico. Che ha letto e commentato. A propria difesa. Perché Gesù, il Nazareno, starebbe dalla sua parte.

“Miracolo” atmosferico-climatico. Sta di fatto che i seguaci argomentano convintamente: “Pioveva. Poi il cielo si è aperto ed è uscito il sole, proprio nel momento in cui Gisella dichiarava di avere la visione e ricevere il messaggio”.

Il che non è poco. Basta crederci! Per una “veggente” che parlava con la Madonna (ora con Gesù) e che moltiplica pizza e gnocchetti al microonde, che raccoglie offerte cospicue asseritamente destinate ad opere di beneficenza che nessuno ha finora mai visto, pare un successo. Ma così non è.

È possibile credere e stracredere. Si può ben essere credenti. Ma guai a mostrarsi “creduloni”!

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