Criminalità in Umbria, traffico di droga e reati in aumento
Criminalità in Umbria – Secondo il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, che ha presentato una relazione in preparazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, i crimini più frequenti in Umbria sono il traffico di stupefacenti, i reati contro il patrimonio, con particolare incidenza sui furti in abitazione, e i delitti legati al “Codice rosso”. Il bilancio, basato sui dati raccolti tra giugno 2023 e luglio 2024, evidenzia una serie di problematiche persistenti e in crescita nel contesto regionale.
Tra i reati che richiedono maggiori interventi da parte dell’autorità giudiziaria emergono i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori e le violenze sessuali. Questi casi continuano a rappresentare una priorità per il sistema giudiziario locale, secondo quanto dichiarato dal procuratore, che ha sottolineato la necessità di adottare strategie efficaci per la prevenzione e la gestione dei casi di violenza domestica e di genere.
Sottani ha inoltre evidenziato la presenza di reti criminali organizzate in Umbria, spesso legate a gruppi stranieri, che gestiscono una parte rilevante del traffico di stupefacenti. Nonostante l’assenza di scioglimenti di enti locali per infiltrazioni mafiose nella regione, il procuratore ha sottolineato come sia necessario un monitoraggio costante per contrastare il riciclaggio di denaro, fenomeno che coinvolge sempre più spesso l’uso di criptovalute, canale preferito da alcune organizzazioni per trasferire fondi illeciti.
La relazione di Sottani ha poi posto l’attenzione sui reati che coinvolgono i minori, con un incremento di delitti contro l’incolumità personale, furti, danneggiamenti e spaccio di droga. Tra i minori risultano in crescita anche i reati di rapina e le violenze sessuali. Un dato preoccupante è l’aumento di reati commessi da under 14, che, secondo il procuratore, rappresenta un segnale di un malessere sociale da affrontare con interventi di tipo educativo e sociale, anziché con il solo ricorso alle misure penali. Le aree maggiormente interessate da questi fenomeni risultano essere i principali centri urbani della regione: Perugia, Terni, Foligno, Bastia Umbra, Assisi e Città di Castello.
Infine, la relazione di Sottani ha evidenziato le carenze di organico all’interno delle procure e dei tribunali dell’Umbria, sottolineando come tali mancanze incidano sull’efficacia e sui tempi di risposta dell’amministrazione giudiziaria. Perugia, in particolare, è sede di un sovraccarico ulteriore, dovuto alla competenza sui procedimenti che coinvolgono i magistrati del distretto di Roma, situazione che aggrava ulteriormente l’efficienza del sistema locale.
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