Perugia Calcio, Fabio Caserta: “Dobbiamo solo vincere”

Perugia Calcio, Fabio Caserta: “Dobbiamo solo vincere”

di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA – Dal pantano in cui é finito (precipitando al quinto posto e, soprattutto, a 6 punti dalle due battistrada, Padova e Sudtirol) il Perugia può uscire solo strappando i tre punti al Ravenna nell’ultima partita di questo tribolatissimo anno per il calcio perugino.

E Fabio Caserta é così convinto che non ci siano alternative al successo, che invita i suoi senza mezzi termini a “Vincere per concludere bene l’anno e poi lavorare con impegno per dimostrare, in concreto, che ci teniamo a disputare un buon campionato”.

Per la gara del Curi (domani, mercoledì, alle 17.30) mancheranno Bianchimano e Cancellotti mentre rientrerà il difensore Negro (ma solo per riprendere contatto con il campo e per dare un aiuto psicologico ai compagni). Il tecnico annuncia novità in squadra, anche se si é guardato bene dall’indicare in quale settore del campo. E i cambi verranno fatti – ha spiegato – perché la squadra “é un po’ giù sotto il profilo mentale, più che tattico”, sia perché, in aggiunta, qualche giocatore appare “un poco calato a livello di tenuta fisica considerando le partite ravvicinate”.
“In questo momento – assicura il tecnico – non bisogna pensare alla flessione delle ultime giornate in cui abbiamo preso 4 gol, ma solo scendere in campo con l’intelligenza, con la determinazione, con la voglia di vincere. Vogliamo i tre punti per chiudere al meglio l’anno”.

Per la prima volta, poi, l’allenatore si mostra piccato, anzi proprio offeso, da chi ritiene che le scelte tattiche e, soprattutto, degli uomini, vengano per le pressioni del club. A cominciare dal mancato utilizzo, ormai da diverse giornate, di Marco Moscati.

“Questa – scandisce, alzando pure il tono della voce – é una mancanza di rispetto nei miei riguardi. Sono un allenatore, non una marionetta. Io ho piena carta bianca su chi mandare in campo. E affermazioni di questo genere per me rappresentano una offesa pesante. Giudicatemi per le scelte che faccio, se sbaglio formazione, ma non fatemi passare per un burattino, perché non lo sono. Moscati non gioca per una mia decisione tecnica. Non per altre ragioni.”

Sulle difficoltà di Salvatore Burrai quale metronomo del centrocampo, non si nasconde dietro un dito. “Burrai – riconosce – si trova in difficoltà perché é uscito da un infortunio e perché, forse, sente anche che sono forti le attese su di lui. Ma credo che criticare un giocatore delle sue qualità sia del tutto ingiusto e ingiustificato”.

Assicura, il tecnico, che lo stesso metro di giudizio utilizzato per Moscati, lo usa nei confronti pure degli altri giocatori che hanno meno minutaggio quali Falzerano, Cancellotti, Minesso, Sgarbi, Elia. Di Dragomir sottolinea l’avvio di stagione “disastroso”, ma pure la crescita delle ultime giornate.

Soprattutto avverte i suoi su due aspetti: il non avere paura quando la squadra subisce il gol ed il non sottovalutare il Ravenna, che orbita nelle zone critiche della graduatoria. “Non bisogna pensare più ormai alle gare che abbiamo giocato e, tanto meno, alla stagione della retrocessione che ancora pesa, in certi momenti, nella mente dei numerosi giocatori rimasti. Dobbiamo affrontare l’avversario con determinazione, senza il timore di sbagliare. La paura, infatti, é causa di errori. E, inoltre, dobbiamo evitare di ritenere facile la partita con i ravennati. Questo rappresenterebbe uno svarione gravissimo. Ma io ho fiducia nei miei giocatori.”

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