
Riconoscimento lingua Italiana dei segni e piena accessibilità alla collettiva
Riconoscimento della ‘lingua Italiana dei segni’ (lis) e piena accessibilità ” – Peppucci (lega) annuncia proposta di legge.
Perugia: “Riconoscere la Lingua dei segni italiana (Lis) e della Lingua dei segni italiana tattile (Lis-t), come strumento di inclusione ed integrazione sociale a sostegno delle persone con disabilità uditiva, sordocieche o con deficit di comunicazione”. È l’obiettivo di una proposta di legge (‘Disposizioni per la promozione del riconoscimento della Lis e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva’) annunciata dal consigliere Francesca Peppucci (Lega) la quale tiene a sottolineare che “di tutte le battaglie avviate per i diritti umani, quella per l’abbattimento delle barriere della comunicazione è di primaria importanza.
Mentre al Parlamento italiano sono state depositate diverse proposte di legge per il riconoscimento della Lis e della Lis tattile su tutto il territorio italiano che, al momento non risultano essere state approvate – osserva, questa mia iniziativa si inserisce nella direzione già intrapresa da diverse Regioni italiane per dotarsi di una specifica normativa in materia”.
Nel sottolineare che “destinatari della legge sono le persone sorde, sordocieche, con deficit di comunicazione e di linguaggio e le loro famiglie”, Peppucci spiega che attraverso la sua proposta legislativa, “la Regione, nel rispetto delle autonomie delle istituzioni scolastiche ed universitarie e sulla base della programmazione, finanzia interventi per promuovere e sostenere: l’apprendimento e l’utilizzo della LIS e della LISt nei servizi educativi della prima infanzia da parte dei minori che rientrano nelle categorie delle persone sorde e sordocieche.
Le azioni di supporto, attraverso servizi specialistici di interpretariato in LIS e in LISt, agli studenti sordi e sordociechi ed anche nell’ambito dei percorsi universitari e formativi professionali; l’utilizzo, nell’ambito scolastico e formativo, di programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce e l’impiego di ogni altro mezzo tecnico o misura che favorisca l’apprendimento ad ogni livello e la partecipazione attiva del soggetto interessato”.
Per la realizzazione degli interventi previsti nella proposta di legge la Giunta regionale sarà chiamata a promuovere anche la stipula di accordi o protocolli d’intesa con le Università umbre, l’Ufficio scolastico regionale, gli ordini professionali, le associazioni professionali degli interpreti di lingua dei segni italiana, nonché con gli enti del Terzo settore maggiormente rappresentativi.
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