Ucraina: Pillon, a Londra per fondazione umanitaria, basta polemiche

Pesantissimo l'articolo dell'Espresso online ne riportiamo uno stralcio

Condannato Simone Pillon, ma quali reati ha commesso il senatore Legista?
simone pillon

Ucraina: Pillon, a Londra per fondazione umanitaria, basta polemiche

ADNKRONOS – “Al di là delle squallide polemiche italiote di questi giorni, ecco la ragione della mia presenza odierna a Londra, dove porterò il saluto ufficiale a nome della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza, di cui sono vicepresidente, e dal cui ufficio di presidenza sono stato formalmente incaricato nella scorsa seduta”. Così Simone Pillon, senatore della Lega, che oggi non era presente in Aula durante il video collegamento con Zelensky.

“Oggi – spiega – su invito della mamma di Tafida Raqueeb parteciperò qui a Londra al lancio della fondazione che porterà il suo nome. Tafida è una splendida bambina con una patologia vascolare congenita che le ha provocato un grave aneurisma”, scrive il leghista. “La vita, ogni vita, va difesa e tutelata sempre. Non si può “staccare la spina” a un essere umano malato, magari per risparmiare soldi. Forza Tafida! E buon lavoro alla ‘Tafida Raqueeb Foundation'”.

Pesantissimo l’articolo dell’Espresso online (ne riportiamo uno stralcio)

La bigiata geopolitica di Simone Pillon, il senatore della Lega che ha annunciato la sua assenza alla storica video-conferenza del presidente ucraino Zelenksy con il Parlamento italiano riunito in seduta comune, può sorprendere molti, ma non L’Espresso. Questo settimanale ha pubblicato già nel novembre 2018, infatti, un’inchiesta giornalistica sui rapporti economici, mai emersi in precedenza, tra la Russia di Putin e alcune fondazioni e associazioni della destra integralista cattolica, di cui Pillon è stato referente politico e in qualche caso amministratore e presidente.

In queste ore, per spiegare la sua scelta di non presenziare alla sessione speciale di Camera e Senato con il presidente ucraino, Pillon ha premesso di avere un impegno prefissato all’estero: una missione a Londra per prepararsi, con un giorno di anticipo, alla presentazione di una fondazione dedicata a Tafida Raqeeb, la bambina in coma che nel 2020 fu ricoverata all’ospedale Gaslini di Genova dopo che i medici di Londra avevano deciso di staccarla dai macchinari.

Detto questo, lo stesso senatore leghista ha confermato di avere anche «forti perplessità» sul sostegno italiano all’Ucraina. «Credo che dovremmo collocarci in una posizione adeguata per promuovere la pace: vendere armi a una delle parti in conflitto non favorisce il dialogo», ha dichiarato Pillon all’agenzia Ansa. «Entrambe le parti credono di avere le loro ragioni», ha aggiunto testualmente, «ma credo che in questo momento dovremmo promuovere la nostra capacità di dialogo. Potremmo e dovremmo essere tra i pochi privilegiati che dialogano con entrambe le parti, mentre così ci autolimitiamo. Forse la questione meriterebbe maggiore riflessione».

Lo slancio antimilitarista del senatore Pillon mentre l’Ucraina è sotto le bombe russe ha suscitato varie interpretazioni e diverse reazioni critiche, anche perché la Lega fa parte della maggioranza che sostiene il governo Draghi e quindi difende Kiev. Per offrire ai lettori uno spunto in più di riflessione, riportiamo alcuni passaggi della nostra inchiesta giornalistica del 2018.

 

1 Commento

  1. Le polemiche tra il Senatore Pillon e il settimanale l’Espresso penso che interessino ben poco gli italiani. Il problema non è cosa pensi Pillon o cosa scriva l’Esresso. Il problema gigantesco è che non esiste l’Europa che sarebbe dovuto essere l’interlocutore principale per portare l’Ucraina e la Russia al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra. Ma, come spesso accade, si perde di vista il problema più importante e si dà spazio alle polemiche.

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