Piccolo Carro Carbonari M5s sospette ingerenze e pressioni su Comuni Assisi e Perugia

SANATORIA "AD PERSONAM" PER CONCEDERE NUOVAMENTE AUTORIZZAZIONI

Piccolo Carro Carbonari M5s sospette ingerenze e pressioni su Comuni Assisi e Perugia

“Piccolo Carro” Carbonari, M5s, sospetta ingerenze e pressioni su Comuni Assisi e Perugia
da Maria Grazia Carbonari, Movimento 5 Stelle Regione Umbria
PERUGIA – Sulla opaca e intricata vicenda che vede protagonista la cooperativa “Il Piccolo Carro” c’è ancora tanta confusione e poche certezze. Si sa per certo, come lo stesso Ministero della Salute ha ribadito pochi giorni fa che la ricchissima cooperativa, controllata dai coniugi per anni ha ospitato minori  con gravi problemi di salute e necessità di prestazioni terapeutiche, facendosi rimborsare enormi importi, senza avere l’autorizzazione per lo svolgimento di attivitàterapeutica”, ma solo quella “socio-educativa” (rimborsata sui 120-150 euro al giorno per ogni ragazzo, invece dei circa 400 che prendeva “Il Piccolo Carro”).

  • Si sa per certo che tra i soci della ricca cooperativa c’è anche il figlio di una persona che riveste ruolo importante e che più volte è intervenuta in incontri di rilievo, esulando dai doveri legati alla sua carica.

Si sa che, nonostante una delle ragazze ospiti della cooperativa, Daniela Sanjuan, sia scomparsa dalla cooperativa nel 2003 e i suoi resti siano stati ritrovati nel 2013 a pochissima distanza da una delle strutture della cooperativa, solo di recente è stata finalmente aperta una inchiesta giudiziaria con l’ipotesi di omicidio (forse solo grazie alla enorme pressione mediatica dell’Associazione Penelope e di Chi L’Ha Visto).

Con l’emergere di questo grave quadro, i  Comuni di Perugia e Assisi hanno revocato negli scorsi mesi al “Piccolo Carro” le relative autorizzazioni per poter operare.

E proprio in questi giorni, stando a informazioni confidenziali che abbiamo raccolto, si starebbe svolgendo una particolare pressione sugli organi competenti a decidere le autorizzazioni per “Il Piccolo Carro” delle Amministrazioni coinvolte (ASL e Comuni in cui si trovano le strutture della cooperativa) in modo da trovare “una soluzione utile per tutti”. In pratica i Comuni di Perugia e Assisi sarebbero stati invitati ad autorizzare l’attività socio-educativa, senza entrare nel merito di possibili implicazioni terapeutiche, e la ASL a siglare un accordo relativo agli inserimenti di profilo sanitario.

Se tali manovre sotterranee e occulte cucite su misura a beneficio della cooperativa fossero verificate, si tratterebbe di velate e gravi pressioni, con ingerenze intollerabili tra interessi privati, autorità giudiziaria (che è e deve sempre restare “terza” oltre che “indipendente”) e autorità amministrativa. Gli organi dei Comuni di Perugia e Assisi devono poter decidere in assoluta libertà, valutando esclusivamente i fatti, e decidendo in base alla legge vigente!

Dal testo di cui siamo venuti a conoscenza, invece, sembrerebbe che si chieda agli organi amministrativi dei Comuni di consentire al “Piccolo Carro” di operare (dopo circa 20 anni di irregolarità di ogni genere, incomprensibilmente ignorate), in attesa, probabilmente, che la imminente modifica della normativa regionale (sulla quale vigileremo affinché non diventi una “sanatoria ad Piccolo Carro”) in un breve futuro consenta alla cooperativa di continuare a percepire le ricchissime rette, a differenza delle tante altre strutture che  hanno sempre rispettano la legge e le proprie autorizzazioni, fatturando somme decisamente inferiori.

Proprio perché riteniamo che la separazione e il rispetto reciproco delle competenze tra poteri sono principi cardine dello Stato di diritto a ogni livello, vogliamo che ciascun funzionario e organo possa operare in assoluta autonomia e serenità (anche psicologica), decidendo esclusivamente in base alla legge vigente e ai fatti concreti, non cercando eventuali accomodamenti voluti a vantaggio di singoli soggetti.

Noi ovviamente continueremo in questo senso a vigilare e denunceremo tutte le eventuali irregolarità riscontrate, senza risparmi a nessuno.
CONTENUTO ARRIVATO IN PEC

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