
Viola prescrizioni, e dai domiciliari a Perugia va in carcere
Viola prescrizioni – Il Magistrato di Sorveglianza di Perugia ha preso una decisione radicale, revocando la misura degli arresti domiciliari e disponendo l’accompagnamento del condannato in un istituto di detenzione più vicino. L’uomo, cittadino italiano nato nel 1973, si è trovato al centro di una situazione controversa che ha portato alla revoca della misura restrittiva.
Tutto è iniziato quando il 50enne ha chiamato il numero unico di emergenza, segnalando un diverbio che era scoppiato con alcune persone vicino alla sua abitazione. Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia sono intervenuti ed hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, a distanza dalla sua abitazione, violando così le prescrizioni imposte dal Magistrato di Sorveglianza.
Durante l’interazione con gli agenti, il 50enne ha effettuato una seconda chiamata al numero di emergenza, affermando di dover recarsi presso la Guardia Medica. Tuttavia, al termine della conversazione, ha rivelato di utilizzare questo “stratagemma” senza alcun reale bisogno, al fine di eludere le disposizioni imposte dal Giudice.
La condotta dell’uomo è stata segnalata al Magistrato di Sorveglianza di Perugia da parte del personale della Polizia di Stato. Di fronte all’incompatibilità di questa condotta con la misura degli arresti domiciliari, il Magistrato ha preso la decisione di revocare immediatamente la misura, ordinando l’accompagnamento del condannato presso l’Istituto Penitenziario più vicino.
Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Perugia hanno eseguito l’ordine e hanno raggiunto il 50enne presso la sua abitazione. Dopo avergli notificato il provvedimento, lo hanno accompagnato alla Casa Circondariale di Perugia – Capanne.
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