Guardia di Finanza di nuovo a Palazzo Spada a Terni, nuove acquisizioni e arresti

Tre le persone sottoposte agli arresti domiciliari, tra loro anche l'assessore

Guardia di Finanza di nuovo a Palazzo Spada a Terni, nuove acquisizioni

Guardia di Finanza di nuovo a Palazzo Spada a Terni, nuove acquisizioni e arresti

La Guardia di Finanza è tornata oggi a Palazzo Spada a Terni, Le fiamme gialle hanno eseguito alcune acquisizioni documentali e l’assessore Piacenti D’Ubaldi e il segretario generale, Giuseppe Aronica, sarebbero usciti insieme ai militari. Dovrebbero essere ascoltati su alcuni filoni dell’inchiesta denominata “Spada”.

Da esaminare ci sarebbero le documentazioni relative ai bilanci comunali. Non solo, però, ci sarebbe anche la vicenda Terni Rieti e la cessione della Farmacia Terni. A disporre la perquisizione e l’acquisizione di altro materiale è stata la procura della Repubblica di Terni. L’uscita dell’assessore sarebbe avvenuta alla 15, ma da palazzo Pierfelici. L’amministratore avrebbe preso la sua auto e con lui sarebbe salito anche un finanziere. E poco dopo è uscito anche  il segretario generale Giuseppe Aronica.

Di Girolamo ha confermato che Piacenti d’Ubaldi sarebbe stato al comando della Guardia di Finanza di Terni per fornire agli inquirenti, tutte le informazioni relative alla documentazione che è stata acquisita dalle Fiamme Gialle.  E sempre nel pomeriggio è arrivata la conferma che l’amministratore è agli arresti domiciliari, stessa misura a Vincenzo Montalbano Caracci di Terni Reti e al commercialista Roberto Camporese. Il nuovo filone d’inchiesta riguarderebbe Terni Reti con l’ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti.

La squadra mobile e la Guardiadi finanza di Terni, a settembre, avevano cominciato a notificare gli avvisi di conclusione indagini a 26 persone, tra membri dell’attuale e della vecchia giunta e tecnici comunali, nell’ambito dell’inchiesta su presunte turbative d’asta negli appalti affidati dal Comune a cooperative cittadine.

Nel maggio scorso, la stessa inchiesta, aveva portato agli arresti domiciliari il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’ex assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, misure poi revocate successivamente. Verde pubblico, Cascata delle Marmore e cimitero. Questi i tre filoni rimasti in piedi nell’indagine portata avanti dal sostituto procuratore della Repubblica, Raffaele Iannella.

“Nell’ottica di quel rapporto di trasparenza e di comunicazione che ho sempre mantenuto con i cittadini, anche per quanto riguarda le vicende giudiziarie, rendo noto, dopo dovuto approfondimento, che questa mattina personale della Polizia e della Finanza – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo –  mi ha notificato, a Palazzo Spada, la conclusione delle indagini, ex art. 415 bis Cpp, che la Procura della Repubblica di Terni ha effettuato sulla manutenzione del verde pubblico, i servizi cimiteriali, la gestione della Cascata delle Marmore.

I reati ipotizzati riguardano le procedure di affidamento di questi servizi. La notifica che mi è arrivata, contiene il coinvolgimento di altre 25 persone tra amministratori comunali di questa e della scorsa legislatura e tecnici comunali”.

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