Dipendente ospedale, no vax, sospesa dal lavoro, fa ricorso e vince

Dipendente ospedale, no vax, sospesa dal lavoro, fa ricorso e vince

Dipendente ospedale – Il 12 ottobre scorso, una dipendente dell’ospedale Santa Maria della Misericordia è stata sospesa dal lavoro con contestuale blocco dello stipendio. Il motivo? Non aveva aderito all’obbligo vaccinale. La sospensione è stata applicata in quanto la dipendente non poteva essere assegnata a funzioni diverse o inferiori. Questo provvedimento sarebbe dovuto durare fino al 31 dicembre o fino a quando la dipendente non avesse deciso di vaccinarsi.

Tuttavia, la donna non ha accettato passivamente la decisione. Ha deciso di fare ricorso al Tribunale, sezione lavoro, contro la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. E la sentenza, pubblicata il 15 luglio, le ha dato ragione.

Il Tribunale ha dichiarato illegittimo e privo di effetti il provvedimento aziendale. Di conseguenza, l’Azienda ospedaliera ha dovuto annullare il provvedimento disciplinare. Non solo, ha dovuto restituire gli arretrati dello stipendio non versati per tutto il periodo della sospensione. Ma non finisce qui. L’Azienda ospedaliera ha dovuto anche pagare duemila euro di compensi all’avvocato della dipendente, oltre agli oneri previsti per legge.

Questa vicenda rappresenta un caso emblematico di come la questione dell’obbligo vaccinale stia influenzando il mondo del lavoro. E dimostra anche come i lavoratori stiano cercando di difendere i loro diritti, anche ricorrendo alle vie legali. Sicuramente, sarà interessante vedere come si svilupperanno situazioni simili in futuro.

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