Esternalizzazioni sanitarie in Umbria: un’analisi critica del fenomeno

Il consigliere Thomas De Luca (M5S) solleva preoccupazioni sull'impiego di 'medici a gettone'

Giunta regionale, deliberato riparto fondo sanitario 2023 per la chiusura dei bilanci aziende sanitarie

Esternalizzazioni sanitarie in Umbria: un’analisi critica del fenomeno

Esternalizzazioni sanitarie Umbria – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha affrontato oggi l’interrogazione presentata dal consigliere regionale Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle, che si è concentrata sulle “Esternalizzazioni sanitarie e diffusione del fenomeno dei ‘medici a gettone’ in Umbria”. De Luca ha chiesto dettagli sulla spesa e sull’impiego di medici e infermieri a gettone, evidenziando preoccupazioni riguardo ai costi crescenti e ai potenziali rischi per la salute derivanti da questo tipo di impiego.

Il consigliere ha sollevato dubbi sulla gestione finanziaria della sanità umbra, richiedendo dati specifici sulla spesa per i medici a gettone nel 2023 e negli ultimi 10 anni. Ha inoltre menzionato inchieste giornalistiche che indicano un aumento delle spese attraverso l’affitto di medici e infermieri a gettone, con conseguenze sul bilancio pubblico e sulla qualità dei servizi sanitari.

De Luca ha sottolineato che il fenomeno delle esternalizzazioni risulta essere a danno dei cittadini, citando rapporti della Corte dei Conti e evidenziando una presenza significativa di questo fenomeno negli ospedali umbri nel 2022. Ha inoltre menzionato le misure proposte dal governo nazionale nel decreto Bollette di marzo 2023, mirate a limitare l’externalizzazione negli ospedali e a ridurre le spese.

L’assessore Luca Coletto ha risposto affermando che il fenomeno dei medici a gettone è diffuso in tutto il Paese, causato dalla carenza di personale medico. Ha sottolineato che, tuttavia, in Umbria le Aziende sanitarie regionali non ricorrono a questa forma di lavoro. Coletto ha spiegato che, per far fronte a picchi di attività o carenze di personale, il sistema sanitario regionale utilizza tariffe orarie aggiuntive per i medici in servizio, riducendo così la necessità di esternalizzazioni.

Il consigliere De Luca, insoddisfatto della risposta, ha annunciato un accesso agli atti per verificare ulteriormente la situazione, sottolineando la sua esperienza diretta durante un sopralluogo nei comuni di Cascia e Norcia. La questione delle esternalizzazioni sanitarie in Umbria continua a sollevare interrogativi e richiede un’indagine approfondita per garantire una gestione trasparente e efficiente del sistema sanitario regionale.

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