Devastazione della sanità pubblica regionale, a rischio il diritto alla salute

Devastazione della sanità pubblica regionale, a rischio il diritto alla salute

Devastazione della sanità pubblica regionale, a rischio il diritto alla salute

“’In Umbria stiamo assistendo alla devastazione della sanità pubblica regionale, è a rischio il diritto alla salute’”, a dirlo è stata oggi la procuratrice regionale della Corte dei Conti, Rosa Francaviglia, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario ricordando, anche, il buco di bilancio di 250 milioni di euro. Non servirebbe aggiungere altro vista l’autorevolezza dell’organismo che la Procuratrice presiede ormai da maggio 2019”, così i consiglieri regionali Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi e Donatella Porzi (Gruppo Misto).

“Come forze di minoranza – ricordano – avendo segnalato, a più riprese, questa situazione ormai fuori controllo, ci limitiamo ad esprimere profonda preoccupazione specie per i rilievi puntuali su ‘illeciti’ che, come è stato detto, ‘si potranno attualizzare a breve’, circa l’attuazione del Pnrr”.

“Riteniamo altrettanto inquietante – aggiungono – il riferimento che è stato fatto al fenomeno massivo di responsabilità sanitarie da mal practies, alla mancanza di controlli sul settore della sanità privata, agli illeciti rimborsi e alle proroghe illegittime”. “Invitiamo dunque la Giunta regionale, e in particolare la Presidente Tesei – osservano – a fare una profonda riflessione sulle gravissime criticità fin qui emerse e le chiediamo ancora una volta di attuare tutte le iniziative utili a riportare il sistema sanitario umbro in una condizione di sostenibilità, efficacia, efficienza e correttezza, nell’interesse dei cittadini umbri”.

1 Commento

  1. E’ veramente inquietante il riferimento sia alla “malpractice” sanitaria che alla mancanza di controlli sulla sanità privata che a causa delle lunghe attese sta diventando il punto di riferimento di molti Cittadini a scapito della sanità pubblica sempre meno adeguata alle esigenze degli Umbri.

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