Umbria: nessuna carenza di pediatri di libera scelta, lo conferma Gimbe

Secondo la fondazione Gimbe, l’Umbria non soffre di una mancanza di pediatri e il numero di assistiti per pediatra è inferiore alla media nazionale

Umbria: nessuna carenza di pediatri di libera scelta, lo conferma Gimbe

Umbria: nessuna carenza di pediatri di libera scelta, lo conferma Gimbe

L’Umbria, secondo un’analisi condotta dalla fondazione Gimbe, non riscontra carenze di pediatri di libera scelta. L’indagine, che si focalizza in particolare sulle fasce d’età dei pediatri e sul numero massimo di assistiti per ciascuno di essi, ha rivelato che, ipotizzando una media di 800 assistiti al 1 gennaio 2023, non si evidenzia alcuna insufficienza di pediatri nella regione.

L’analisi della fondazione Gimbe ha mostrato che il numero medio di assistiti per ogni pediatra di libera scelta in Umbria è di 795, un dato che si posiziona al di sotto della media nazionale di 898. Questo suggerisce che, almeno per il momento, la regione è in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze pediatriche della popolazione.

Tuttavia, l’analisi non si limita solo al presente ma guarda anche al futuro. Entro il 2026, si prevede che 32 pediatri di libera scelta in Umbria raggiungeranno l’età pensionabile di 70 anni. Questo dato è significativo poiché potrebbe influenzare la disponibilità di pediatri nel medio termine, richiedendo una pianificazione adeguata per garantire la continuità dei servizi pediatrici.

La fondazione Gimbe ha utilizzato diversi parametri per giungere a queste conclusioni. Tra questi, è stata considerata la distribuzione dei pediatri in base alle fasce d’età e il numero massimo di assistiti per pediatra. Questa metodologia ha permesso di ottenere un quadro chiaro della situazione attuale e delle possibili evoluzioni future nel settore della pediatria in Umbria.

In sintesi, mentre l’Umbria attualmente non presenta problemi significativi di carenza di pediatri di libera scelta, la situazione potrebbe evolversi con il pensionamento dei pediatri attuali entro i prossimi anni. Pertanto, è essenziale monitorare attentamente questi sviluppi e pianificare opportunamente per garantire che la regione continui a fornire servizi pediatrici di alta qualità ai suoi giovani cittadini.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*