
Incidente tecnico alla cementeria Barbetti, risposta rapida e rigorosa
Incidente tecnico alla cementeria – Un guasto tecnico, l’8 giugno alla Cementeria Barbetti, ha causato la fermata accidentale del mulino di macinazione della marna, collegato alla linea sud di cottura del clinker. Questo ha portato a un aumento improvviso dei gas evacuati dalla ciminiera, causando la rottura meccanica di una delle batterie del silenziatore. Di conseguenza, il materiale fonoassorbente contenuto nel silenziatore si è disperso nell’ambiente, cadendo come una pioggia di materiale grigiastro simile alla lana di roccia nelle aree vicine alla cementeria. L’allarme è stato dato dai cittadini rilanciato immediatamente dall’avvocato ambientalista Valeria Passeri.
La società proprietaria della cementeria ha prontamente risolto il problema in circa un’ora, ripristinando il normale funzionamento dell’impianto. Nonostante ciò, l’incidente ha sollevato preoccupazioni tra la popolazione locale e le autorità.
In risposta all’incidente, il sindaco uscente di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha emesso un’ordinanza urgente contenente una serie di misure per affrontare le conseguenze dell’evento e prevenire danni alla popolazione e alle colture. Queste misure includono sopralluoghi approfonditi nelle zone colpite, la raccolta del materiale disperso, la gestione dei rifiuti, la vigilanza sui silenziatori e il divieto di raccolta di vegetali per consumo umano e zootecnico visibilmente interessati dalla ricaduta del materiale.
Il 10 giugno, personale dell’Usl Umbria 1 e dell’Arpa Umbria è intervenuto in località Suelle di Gubbio a seguito di segnalazioni riguardanti la presenza di materiale ricaduto da una nuvola proveniente dalla ciminiera della Cementeria Barbetti. Non sono emerse evidenze di disturbi fisici nella popolazione collegabili all’evento.
Gli enti di controllo, come scrive Tag24, hanno eseguito campionamenti del materiale per le analisi di laboratorio. Sebbene abbiano escluso la presenza di fibre di amianto, l’ente di controllo sanitario ha proposto al sindaco l’emissione di un provvedimento per la pulizia delle aree interessate e per mettere in atto misure preventive contro il ripetersi del fenomeno.
Da una prima valutazione effettuata presso la Cementeria Barbetti, è emerso che il materiale disperso era costituito da materiale fonoassorbente proveniente da uno dei silenziatori dell’impianto. Le indagini ambientali sul caso sono in corso in stretta collaborazione tra Usl Umbria 1 e Arpa Umbria.
L’incidente alla Cementeria Aldo Barbetti sottolinea l’importanza di un controllo sempre più rigoroso delle emissioni industriali e di una pronta risposta in caso di emergenza. Le misure adottate dal sindaco Stirati hanno subito la critica di alcuni circoli ambientalisti che avevano preteso il sequestro dell’intera struttura per eseguire indagini più approfondite e per tutelare la salute pubblica.
Tuttavia, l’intervento del Comune e delle autorità sanitarie e ambientali dimostra un approccio proattivo e responsabile nella gestione dell’incidente. Sarà essenziale continuare a monitorare la situazione e assicurarsi che tutte le procedure di sicurezza siano rigorosamente rispettate per garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Le indagini ambientali sul caso stanno continuando in stretta collaborazione tra Usl Umbria 1 e Arpa Umbria.
Continua, quindi, a essere costantemente monitorata da Arpa, Asl e Comune di Gubbio la situazione dell’area limitrofa all’impianto cementiero della ditta Barbetti, dove lo scorso 8 giugno si è verificato un incidente che ha portato alla fuoriuscita di materiale lanoso.
Arpa, in particolare, segnala di aver effettuato un ulteriore sopralluogo nell’area interessata dalla ricaduta del materiale, durante il quale è stato accertato che nonostante le operazioni di rimozione iniziate dalla ditta sono ancora presenti numerosi fiocchi nell’area collinare ricompresa tra il cementificio, via Suelle e via del Castello, a Semonte. Per questo Arpa ha chiesto alla ditta di procedere il più celermente possibile alla raccolta delle fibre ancora presenti.
Dal canto suo, Barbetti ha comunicato a Regione, Comune, Asl e alla stessa Arpa di aver fermato la produzione della linea di cottura del clinker, per permettere l’espletamento di tutte le attività di controllo necessarie, e di stare procedendo nel completamento della mappatura delle aree di ricaduta del materiale disperso e nelle attività di raccolta e rimozione dello stesso. Per tutte le informazioni, le domande, i dubbi e le eventuali richieste, Asl fa sapere che i cittadini possono rivolgersi al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di ASL , centralino ospedale 0759270801.
«Alcuni abitanti, preoccupati per la natura ed eventuale pericolosità del materiale, hanno subito allertato Arpa, Asl e Carabinieri. Anche i Comitati Ambientali, si sono attivati, con pec inviata agli enti preposti, dall’avvocato Valeria Passeri che li rappresenta da tempo. La macchina dei controlli, ha scritto Ernesta Cambiotti giornalista ambientalista, è scattata subito. Alle 15,00 la spiegazione dell’azienda: “oggi alle ore 09,15 circa si è verificato un imprevedibile problema tecnico, la fermata accidentale del molino di macinazione della marna collegato alla linea sud di cottura del clinker, che ha comportato un aumento repentino della portata dei gas evacuati dalla ciminiera. L’elevata velocità dei gas a valle del ventilatore hanno verosimilmente comportato la rottura meccanica di una delle batterie del silenziatore con conseguente perdita del materiale fonoassorbente in essa contenuto. Prontamente gli operatori addetti alla conduzione hanno ridotto al minimo la produzione della linea di cottura allo scopo di verificare l’accaduto. L’inconveniente è stato risolto in pochi minuti. L’impianto ha ripreso ad operare a regime intorno le ore 10,30 circa”. Seguita dall’ordinanza sindacale contingibile e urgente per messa in sicurezza impianti cementeria n 155 del 08/06/2024 che “ORDINA Alla Ditta Cementerie Barbetti S.P.A. in qualità di proprietari della cementeria in Corso Semonte, foglio 164, particella 1708, quanto segue: 1. Verifica mediante sopraluoghi approfonditi delle aree interessate dalla ricaduta. 2. Raccolta delle fibre con mezzi idonei che comportino l’aspirazione mediante apparecchiatura dotata di filtro adeguato alle fibre, evitando qualsiasi risollevamento e dispersione delle stesse. 3. Le fibre raccolte dovranno essere gestite come rifiuto mediante ditta autorizzata. 4. Operare nell’immediato una stretta vigilanza sulle batterie dei silenziatori, in attesa di una verifica più approfondita sul perfetto funzionamento e durata degli stessi, in modo da intervenire tempestivamente nel caso dovesse riverificarsi l’inconveniente. 5. Divieto di raccolta di vegetali per consumo umano e zootecnico visibilmente interessati dalla ricaduta».
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