Un progetto di accoglienza e reinserimento sociale per i detenuti

Un progetto di accoglienza e reinserimento sociale per i detenuti

Un progetto di accoglienza e reinserimento sociale per i detenuti

Sabato 18 novembre, la comunità di Stroncone ha assistito all’inaugurazione di un progetto unico nel suo genere: la casa di accoglienza per detenuti “Il Leccio di Disma”. Questa iniziativa, guidata da Padre Danilo Cruciani, guardiano del Convento di Stroncone e presidente del Leccio di Disma odv, e da Padre Massimo Lelli, cappellano del carcere di Terni, mira a fornire un rifugio per i detenuti e a facilitare il loro reinserimento nella società.

Il progetto si basa sulle parole del Vangelo di Matteo 25: “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me”. Questa casa di accoglienza offre servizi di residenzialità temporanea per i detenuti, uniti a opportunità di formazione e orientamento al lavoro. L’obiettivo è creare una società più giusta, più sicura e più vicina a Cristo, attraverso l’implementazione di reti di reinserimento adeguato per i detenuti.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui S.E. Mons Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni-Narni-Amelia, Padre Francesco Piloni Ministro della Provincia dei Frati Minori dell’Umbria, la sig.ra Paola Fuciletti Ministro dell’Ordine Francescano Secolare dell’Umbria, magistrati, militari, autorità del mondo degli istituti penali, educatori, psicologi, rappresentanti dell’associazione Demetra APS e altre autorità.

L’inaugurazione ha offerto alla comunità locale l’opportunità di entrare in contatto con il mondo carcerario, scoprendone le esigenze e le opportunità. Questo evento rappresenta un passo importante verso un impegno comune di solidarietà, sicurezza e convivenza civile, nel segno dei valori francescani. La casa di accoglienza “Il Leccio di Disma” è un esempio luminoso di come l’amore e la compassione possano trasformare le vite e costruire una società migliore.

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