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Nuovo tracciato per la Terni-Orte-Civitavecchia: Umbria più vicina al Tirreno
Nuovo tracciato – Un significativo progresso è stato compiuto verso il completamento della strada statale 675 Umbro-Laziale, che collega Terni, Orte e Civitavecchia. È stato infatti scelto il tracciato definitivo dell’ultimo segmento della strada, quello che si estende da Tarquinia fino al porto di Civitavecchia, tra quattro diverse proposte progettuali.
Questa decisione è stata accolta con grande entusiasmo dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, che ha sottolineato l’importanza strategica di questa infrastruttura. La strada statale 675 è parte dell’asse viario Est-Ovest che collega Civitavecchia e Ancona, ed è considerata fondamentale per ridurre l’isolamento dell’Umbria dal Tirreno e migliorare i collegamenti tra le regioni del Centro Italia e il resto del Paese. L’opera è inserita tra quelle di rilevanza nazionale.
La definizione del tracciato finale della direttrice che attraversa Umbria e Lazio avvicina il completamento di un’infrastruttura attesa da anni da cittadini e imprese umbre. Questo progetto permetterà di raggiungere più rapidamente e in maggiore sicurezza il porto commerciale e crocieristico di Civitavecchia, un nodo cruciale per molte aziende umbre, tra cui le acciaierie Ast Arvedi di Terni, e contribuirà anche ad incrementare i flussi turistici verso la regione.
Fin dall’inizio, la Giunta regionale ha lavorato con determinazione per ottenere questo risultato, sollecitando Anas e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La notizia dell’imminente avvio del cantiere del tratto tra Monte Romano Est e il nuovo svincolo di Tarquinia sull’Aurelia bis è stata accolta positivamente. La realizzazione di questo tratto eliminerà l’ultimo attraversamento urbano rimasto sulla trasversale, facilitando così il collegamento con il segmento finale da Tarquinia al porto di Civitavecchia.
L’intervento è visto come un passo cruciale verso la concretizzazione delle politiche regionali di sviluppo infrastrutturale, che mirano a rendere l’Umbria meno isolata e più integrata con le altre regioni italiane. Le opere programmate non solo migliorano la rete dei trasporti, ma rappresentano anche un’opportunità per il rilancio economico e turistico del territorio umbro.
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