Processo per la morte di Vincenzo Bosco: 13 testimoni citati
Sono 13 i testimoni citati dal pubblico ministero Franco Bettini nel processo riguardante la morte di Vincenzo Bosco, avvenuta il 26 aprile 2022 all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La vittima, conosciuta con il soprannome “Bonzetto”, aveva un ago da insulina in un polmone. A rispondere delle accuse sono sette medici, tra anestesisti e otorinolaringoiatri, imputati per omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario.
Secondo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari – scrive il Messaggero dell’Umbria di oggi – i sanitari avrebbero “cagionato il decesso” del 39enne romano, morto a seguito dell’induzione di anestesia in sala operatoria, nelle fasi preliminari all’esecuzione di un’operazione chirurgica al setto nasale. La causa del decesso è stata una grave insufficienza respiratoria acuta secondaria a polmonite, favorita dalla presenza di un corpo estraneo nel polmone, rappresentato da un ago da insulina. L’insufficienza respiratoria è stata indotta dalla somministrazione dell’anestesia, con condotte colpose omissive, negligenti e imprudenti.
Nella lista dei testimoni dell’accusa compaiono gli agenti di polizia che hanno condotto le indagini, diversi medici dell’ospedale di Perugia, oltre ai familiari di Bosco, che forniranno informazioni sulle condizioni fisiche dell’uomo prima del ricovero. Fondamentale sarà anche l’audizione dei consulenti tecnici Massimo Lancia, Andrea Arcangeli e Paola Melai, chiamati a esporre i risultati delle perizie medico-legali e tossicologiche svolte per conto del pm.
Il processo, iniziato oggi davanti al giudice Marco Verola, proseguirà il 18 marzo con l’ascolto dei primi cinque testimoni dell’accusa. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Maria Bruna Pesci, Giancarlo Viti, Giovanni Spina, Federica Pala, Ermes Farinazzo e Delfo Berretti.
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