Il parco di Balanzano intitolato a Giuseppe Di Matteo vittima innocente di mafia

Il ragazzino Giuseppe Di Matteo è stato rapito da Cosa nostra in età giovanissima e poi ucciso dal boss corleonese

Il parco di Balanzano intitolato a Giuseppe Di Matteo vittima innocente di mafia

Il parco di Balanzano intitolato a Giuseppe Di Matteo vittima innocente di mafia

Il parco di Balanzano, frazione di Perugia collocato in un’area verde all’interno del quartiere porterà il nome di Giuseppe Di Matteo. Il lungo percorso di intitolazione è cominciato mesi fa ed è stato voluto fortemente dal consigliere comunale Michele Cesaro, insieme a Padre Maurizio Patriciello, prete anticamorra di Caivano (Napoli) e Marina Paterna, autrice del libro sulla storia del bambino, la cui morte rappresenta uno dei punti più scabrosi della storia di Cosa Nostra.

Il ragazzino Giuseppe Di Matteo è stato rapito da Cosa nostra all’età di dodici anni dopo che il padre, il mafioso Santino Di Matteo, aveva cominciato a collaborare con la giustizia. Fu tenuto in ostaggio per 779 giorni e pochi giorni prima del quindicesimo compleanno, venne assassinato per strangolamento e sciolto nell’acido su ordine del boss corleonese Giovanni Brusca, all’epoca capo del mandamento di San Giuseppe Jato.

Durante l’incontro, che ha preceduto la scopertura della targa di intitolazione, è stato proiettato un toccante cortometraggio sulla storia del piccolo Giuseppe.
A portare i saluti della Regione il vicepresidente della giunta regionale Roberto Morroni, che ha sottolineato come sia importante non cadere nell’assuefazione e nell’indifferenza verso questi fatti che ci sembrano lontani nel tempo e nei luoghi (l’assassinio di Giuseppe è avvenuto in Sicilia), ma vicini se vogliamo lottare contro la mafia moderna ancora pronta ad imporre le sue leggi.

«L’intitolazione è stata frutto di una volontà partecipata – ha detto il consigliere Michele Cesaro – di tutte le associazioni attive del quartiere: Pro-Loco, Circolo Arci, associazione sportiva Balanzano e il centro socio culturale “La Rondine”, che gestiscono il parco, insieme alla locale parrocchia. Con questa intitolazione Giuseppe vive e il suo ricordo e la sua storia insegneranno ai giovani a lottare contro la camorra e la malavita».

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