Azione di Protesta per Segnale Stradale Obsoleto a Perugia

Il segretario dei Radicali Perugia e membro del Consiglio Direttivo di FIAB Perugia

Azione di Protesta per Segnale Stradale Obsoleto a Perugia

Azione di Protesta per Segnale Stradale Obsoleto a Perugia

Azione di Protesta – Michele Guaitini, Segretario dei Radicali Perugia e membro del Consiglio Direttivo di FIAB Perugia Pedala APS, ha recentemente inviato al Prefetto un’autodenuncia alle autorità, confessando di aver occultato un segnale di divieto di transito vicino al canile municipale di Collestrada, a Perugia. Questo gesto di protesta è stato motivato dalla presenza ingiustificata del cartello, che, secondo Guaitini, potrebbe essere considerato abusivo.

Il segnale in questione segnalava un divieto di transito a causa di un ponte interrotto, un problema che era stato risolto con la ricostruzione del ponte nel dicembre del 2018. Nonostante ciò, il cartello non era stato rimosso, creando confusione e potenziali pericoli per i ciclisti che frequentano quella zona. Guaitini ha sottolineato che la pista ciclopedonale, inaugurata nel luglio del 2023 con la presenza di autorità locali e regionali, inizia proprio oltre il cartello in questione, rendendo il divieto ancor più assurdo e fuorviante.

Dopo aver ripetutamente segnalato l’anomalia al Comune di Perugia senza ricevere risposta, Guaitini ha preso la decisione di coprire il cartello con una busta della spazzatura, consapevole delle implicazioni legali del suo atto, specificate nell’articolo 673 del Codice Penale e nell’articolo 15 comma 1 lettera b) del Codice della Strada.

L’azione di Guaitini riflette una frustrazione più ampia rispetto alla gestione della segnaletica stradale e alla sicurezza dei ciclisti. Egli critica la mancanza di aggiornamento dei segnali e la mancata rimozione di quelli non più validi, che possono indurre i ciclisti a prendere percorsi potenzialmente pericolosi. Inoltre, l’assenza di un’ordinanza supportante sul retro del cartello solleva questioni sulla sua validità legale.

Il caso ha portato alla luce questioni significative riguardanti la trasparenza e la responsabilità amministrativa. Guaitini, nel suo ruolo di difensore dei diritti dei ciclisti e dell’integrità delle infrastrutture cittadine, chiede ora un’indagine chiara e trasparente che faccia luce sulla responsabilità di mantenere o rimuovere la segnaletica stradale inadeguata, enfatizzando l’importanza di una corretta gestione per la sicurezza e il benessere dei cittadini.

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