Terrorismo islamico a Perugia, espulso tunisino jihadista, frequentava imam Ponte Felcino
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia ha dato esecuzione amministrativa a un provvedimento di espulsione a firma del Ministro dell’Interno per motivi di prevenzione del terrorismo, a carico di un cittadino tunisino regolarmente soggiornante sul territorio nazionale e residente in questa provincia.
Il tunisino, interessato dal provvedimento di espulsione, è ritenuto dalla polizia una persona “attestata su posizioni religiose radicali ed estremamente attivo sul web”.
In particolar modo, secondo quanto riferisce un dispaccio della Questura, sul social network facebook, ha condiviso e diffuso numerosi “post”, sia pubblici che privati, con immagini di esaltazione del martirio e contenuti di propaganda dei princìpi dell’autoproclamato “Stato islamico”.
Ma anche messaggi giustificativi degli attentati rivendicati dalla stessa organizzazione terroristica con frasi e immagini di propaganda di altre milizie jihadiste, pubblicazione di nasheed jihadisti e commenti su profili, nonché apposizione di “like” a video e testi che esaltano formazioni terroristiche islamiche.
La polizia ha documentato, inequivocabilmente, manifestazioni di adesione al sedicente “Stato islamico” quali, ad esempio, il “giuramento di fedeltà lealtà ed ubbidienza ad Abu Bakr Al-Baghdadi” e l’uso costante dello slogan “persistente e in espansione”.
Proclama molto tra i sostenitori di Daesh (sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham – Stato islamico dell’Iraq e del Levante), che allude alla forza espansionistica dell’organizzazione terroristica capace di superare i confini territoriali di origine.
Commenta per primo