
Autovelox SS318, video virale, le precisazioni della Polizia locale di Valfabbrica. In riferimento al video circolato in maniera virale in rete e ripreso da numerose testate giornalistiche online sulla postazione autovelox della Polizia Locale di Valfabbrica, ai fini della corretta valutazione dei fatti, preme evidenziare quanto segue:
- L’attività di controllo della velocità sulla Strada Statale 318 Var di Valfabbrica, viene eseguita dal Comando Polizia Locale di Valfabbrica, a partire dal mese di giugno 2021;
- Tale attività è stata posta in essere previa richiesta di parere al Ministero dell’Interno sulla legittimità del controllo della Polizia Locale sul tratto di strada in questione, parere favorevole espresso in data 04/06/2021 con Prot. 300/A/5461/21//144/5/20/3;
- Nel contempo è stato inoltrato alla Prefettura di Perugia, come previsto, il calendario dei controlli, che sono stati oggetto di apposita trattazione nella riunione dell’ ”Osservatorio per il Monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti dall’eccesso di velocità”, convocata il giorno 22/06/2021 ed a cui hanno preso parte, tra gli altri, Prefettura di Perugia, Polizia Stradale, ANAS, Provincia di Perugia. Nel corso di tale riunione non sono emersi rilievi nei confronti dell’attività svolta dalla Polizia Locale di Valfabbrica;
- Si evidenzia che l’attività di controllo elettronico della velocità sulla S.S. 318 Var non è avulsa da un contesto di sicurezza stradale a più largo raggio, interessante tutta la viabilità maggiore che attraversa il territorio Analoghi controlli vengono infatti svolti sulla Strada Regionale ex
S.S. 318, dove, nell’ambito del più ampio progetto di sicurezza stradale, con particolare riguardo al traffico motociclistico, vengono effettuati controlli elettronici della velocità e sono state posizionate colonnine “Velo OK”;
- Sempre nell’ambito della sicurezza stradale, è stato effettuato il posizionamento di dissuasori di velocità sulle principali strade comunali ed apportati interventi di miglioramento della segnaletica verticale ed orizzontale. Tali interventi sono stati finanziati con i proventi delle sanzioni relative al controllo elettronico della velocità, che, come da normativa, devono essere reinvestiti per l’intero importo (100%) in attività di miglioramento della sicurezza stradale, obbligatoriamente rendicontate, annualmente, agli organi ministeriali e che da quest’anno, saranno, altrettanto obbligatoriamente, a disposizione dei cittadini sul sito istituzionale dell’Ente;
- Il progetto di sicurezza stradale nasce a seguito di numerosi incidenti mortali e con lesioni gravi avvenuti sulla S.S. 318 Var (4 incidenti mortali nel tratto Valfabbrica-Casacastalda nel periodo 2018-2020) e S.R. ex SS 318 (da ultimo un motociclista in prognosi riservata per incidente nel centro abitato di Valfabbrica a marzo 2021), nei tratti interessanti il territorio del Comune di
Nel merito della regolarità della postazione di rilevamento, ai sensi della c.d. “Direttiva Minniti”, attuale riferimento normativo per gli accertamenti autovelox, si precisa quanto segue:
- Si tratta di una “postazione di controllo temporanea presidiata dall’Agente accertatore”, in quanto temporanea, la stessa viene ovviamente segnalata solamente nel momento in cui è presente l’apparecchiatura e la pattuglia che effettua l’accertamento, che avviene, sulla S.S. 318 Var, mediamente, solo in due giornate al mese, proprio in contrapposizione con l’asserita volontà di voler unicamente “fare cassa”, cosa che si potrebbe asserire solo con un numero più elevato di presenze mensili;
- Ai sensi del punto 7.1 della citata direttiva, le postazioni di controllo devono essere presegnalate con “idonei segnali di indicazione”, secondo le indicazioni del decreto ministeriale 15 agosto 2007. Tale requisito è soddisfatto (nel caso di accertamento in direzione Ancona, caso del video) con l’apposizione di apposito segnale posto al 4+100 (circa 2 km. prima della postazione di rilevamento.
Particolare del segnale di presegnalazione:
- La visibilità della postazione di controllo temporanea presidiata dall’Agente accertatore deve essere garantita, ai sensi della citata direttiva, grazie alla presenza di personale in uniforme o ricorrendo, ove possibile, all’impiego di autoveicoli di servizio con colori istituzionali ovvero con l’utilizzo di un segnale di indicazione riportante il simbolo dell’organo operante come previsto per le postazioni di rilevamento a distanza. Tali requisiti (personale in uniforme, autoveicolo di servizio con colori istituzionali e segnale di indicazione riportante il simbolo dell’organo operante), secondo la direttiva, sono alternativi, quindi basterebbe soddisfarne uno. Nel nostro caso, come evidenziato tra l’altro dallo stesso video in questione, sono soddisfatti nella loro massima completezza, proprio nella consapevolezza che la scelta di porre l’apparecchiatura in posizione rialzata sul cavalcavia, potesse in qualche modo attenuare la visibilità della stessa. Il posizionamento su cavalcavia, peraltro, è soluzione adottata in numerosissime postazioni fisse e mobili su superstrade ed autostrade; tale accorgimento è finalizzato a garantire la sicurezza degli operatori, così come degli automobilisti. Inoltre, il segnale di indicazione riportante il simbolo dell’organo operante, che viene posto sulla strada controllata, è posto non dopo il luogo di accertamento, come erroneamente riportato in alcuni commenti, ma nel punto esatto in cui viene effettuata la rilevazione della velocità ad opera del raggio laser emesso dallo strumento ed in cui viene realizzata la documentazione fotografica dell’infrazione.
Particolare del segnale di indicazione:
L’attività di vigilanza ha prodotto significativi risultati in termini di sicurezza e prevenzione, con un drastico calo delle sanzioni elevate:
- 12 giugno 2021 – percentuale di sanzioni rilevate sul totale dei passaggi 23,4% – 1 automobilista su 4 è stato sanzionato (il 76,6% degli automobilisti rispettava il limite; ciò avvalora la circostanza della completa visibilità della segnalazione, non potendosi altrimenti giustificare una così elevata percentuale di puntale rispetto dei limiti);
- 29 aprile 2022 – percentuale di sanzioni rilevate sul totale dei passaggi 7,3%, meno di un automobilista su 10 sanzionato (il 92,7% degli automobilisti transitati ha rispettato i limiti)
La velocità media è passata, da quando sono iniziati i controlli, da 112,1 Km/h a 96,1 Km/h.
Ma soprattutto, ed è quello che interessa di più, da quando sono iniziati i controlli, non si sono verificati incidenti gravi sulle tratte di nostra competenza, né sulla S.S. 318 Var, né sulla S.R. ex S.S. 318.
Pertanto, nel difendere la piena legittimità, correttezza ed utilità dell’operato della Polizia Locale di Valfabbrica, si contesta con fermezza il video in questione, realizzato in completo spregio del rispetto del personale operante, che stava svolgendo il suo lavoro nella convinzione della massima legittimità; lo stesso personale che in tutti gli altri giorni del mese opera sulle strade, compresa la S.S.318 Var, non solo per comminare sanzioni ma molto più spesso per operare in soccorso ed in ausilio di automobilisti e camionisti, scongiurando spesso situazioni di pericolo e disagio per la circolazione, ed a cui va tutta la solidarietà del Comando e dell’Amministrazione Comunale.
Se l’intento dell’amministrazione fosse stato quello di fare cassa, i dispositivi di rilevamento della velocità sarebbero stati installati nei tratti viabili su cui vige il limite di 90 km/h o addirittura più basso.
Da ultimo, non accettiamo lezioni di moralità e legalità da chi, dopo essere già stato sanzionato nel medesimo punto, percorre la strada andando spavaldamente a 140 km/h, riprendendosi altrettanto spavaldamente con il telefonino in mano e andando a proferire accuse ed insulti ad un operatore che sta svolgendo il suo lavoro, per poi esporlo al pubblico ludibrio.
Rimaniamo aperti ad ogni utile e costruttivo confronto, assicurando, come fatto finora, la massima disponibilità a chiunque voglia chiedere chiarimenti o anche muovere critiche, con modi civili ed educati ed anche a confrontarci serenamente sui ricorsi al Prefetto ed al Giudice di Pace che ogni cittadino ha il pieno diritto di presentare, nei modi e nelle forme previsti dalla legge.
L’automobilista che ha fatto il video ha solo voluto far notare che c’è della scorrettezza nel piazzamento del autovelox in questione.. Non c’era assolutamente nessun segnale che avvisava la presenza di autovelox nella zona bensì solo un misero segnale appena sotto la postazione della polizia locale.. Da Libero cittadino esprimo il mio più totale disprezzo per ciò che 2 stato fatto.. Lautomobilsta quando vede il segnale ha già preso la sanzione perciò nn ci sono scuse.. Adesso sta a vedere che la aggiustate sempre a Vs favore.. Secondo me per una volta visto che avete sempre ragione voi dovete rispondere per ciò che avete fatto.. Ci sono dei danni da pagare.. Dovete rispettare le regole per il piazzamento di strumenti atti a misurare la velocità e nn li avete rispettati.. Queste brodaglie che scrivete nn servono a spiegare che avete sbagliato.. Assumetevi le Vs responsabilità.. Secondo me ciò che avete fatto nn è prevenzione ma lucrare sulla gente.. L’autovelox nn era he segnalato e ne tantomeno visibile..questa è la mia lamentela e quella di tutti.. Saluti.. Salvucci Fabio..
Esatto Fabio. Risposta molto burocratica e che a mio modesto avviso anche molto ” interpretativa”. Cosa che in paese che disconosce le fonti di diritto ci sta tutta.
Premetto che non mi aspettavo una risposta diversa,nonostante la lunga spiegazione trovo ancora inesattezze.
Innanzitutto la storia ha raccontato che quanto scritto nella direttiva Minniti non è mai corrisposto all’esatta interpretazione delle norme (leggasi segnaletica con postazioni mobili tipo Scout Speed), come riferimento abbiamo il C.d.S. e precisamente l’articolo 142 c. 6-bis. Lo riporto per completezza: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere PREVENTIVAMENTE SEGNALATE E BEN VISIBILI, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno”
La recente sentenza della Cassazione, dove per la legittimità dell’accertamento la postazione – sia essa fissa o mobile – deve essere previamente segnalata e visibile (ordinanza n. 4007/2022) toglie ogni libera interpretazione letteraria, addirittura grottesca sotto alcuni punti di vista.
Invito qui la PL di leggerla attentamente, evidenziando che si devono verificare ENTRAMBE le condizioni, ovvero che il segnale di preavviso sia ben visibile assieme alla POSTAZIONE, un segnale piantato in un punto qualsiasi non rappresenta la postazione e neppure uno strumento di misura, quantomeno non ho ancora le capacità di vedere un raggio laser o quant’altro. Anche perché se fosse cosi mi aspetto che tutte le pattuglie italiane mi mettano un segnale di velox esattamente dove il laser tocca la mia auto frontalmente, cosa che reputo inapplicabile nella realtà.
Concludo dicendo che quel segnale posto 80-100 metri dopo la postazione mi lascia perplesso, se fosse vero che quello è il punto di misura, come fanno ad essere corrette con un angolo di 5 gradi rispetto al piano stradale? sono a favore dei conducenti, ma misurazioni sbagliate non mi pare siano contemplate.
Saluti
dimenticavo, con la strada a due o più corsie i segnali vanno posti anche a sinistra.
Questi strumenti dovrebbero essere in uso esclusivo alla polizia stradale. La scorrettezza “storica” dei comuni per fare cassa è arcinota (chi non ricorda le postazioni in mezzo alle frasche?). La scusa dello scopo educativo e preventivo è superato dall’esigenza di bilancio.
Sempre peggio. Sempre più l’immagine di una amministrazione ostile, miope e fascista. Facevano più bella figura a stare zitti. Almeno. Se non a chiedere scusa. Credo che a questo punto siano d’obbligo le Iene. Credo che il numero dei visitatori a Valfabbrica calerà drasticamente. Il prossimo slogan dell’Ufficio del Turismo quale sarà? “VENITE A VALFABBRICA CHE VI FACIAMO LA MULTA”. Sicuramente come fanno le multe a Valfabbrica non le fa nessuno.
Se sei immorale e illegale la lezione la devi accettare da chiunque essa venga. E la prima cosa è palese, la seconda meno ma è così. Nella risposta dei VVUU ci sono un sacco di verità ma mancano dei pezzi. E l’omettere è sinonimo di mentire. Infatti si scordano di dire che la norma dice anche che postazione di controllo deve essere visibile, oltre che segnalata. Mentono sapendo di mentire. Vergogna
Più o meno tutte le amministrazioni locali posizionano gli autovelox in modo tale da fare cassa e non per indurre gli atomobilisti a moderare la velocità.
Non fanno prevenzione, ma pensano solo a incassare soldi. La risposta della Polizia locale, lunga e farraginosa, è una chiara dimostrazione che si sono “arrampicati sugli specchi” per dimostrare che tutto era regolare, cosa che non credo affatto. Una cosa sola condivido e cioè che si dovrebbero usare modi civili ed educati. Ma a volte a fronte di comportamenti palesemente scorretti non è facile essere pacati e mantenere l’equilibrio.
Concordo appieno. Sono mosche bianche le amministrazioni umbre che effettuano queste rilevazioni nel rispetto ferreo della normativa e con reale finalità preventiva. Che poi la municipale che opera questi controlli su una strada di grande comunicazione, autorizzazione prefettizia o meno, ne sa tanto di forzatura clamorosa. Mai e poi mai ho visto vigili urbani di Orvieto posizionare autovelox o telelaser sui cavalcavia del tratto comunale della A1.
Il motivo della sicurezza accampato dal Comune è come quando willy il cojote si lancia dall’aereo con l’ombrello…
Bisognerebbe chiedere scusa alla gente (a mio avviso), e non soffermarsi sui punti a favore, sempre che ci siano (è chiaro che per il prefetto dare l’autorizzazione ci devono essere i presupposti. Magari se nella richiesta fossero state messe le modalità del controllo temo che il Prefetto ci avrebbe pensato un pochino :)). A volte, quando si cerca di barricarsi dietro le proprie vedute, si finisce per sbagliare. Faccio un esempio per capire di cosa stiamo parlando. Non c’è dubbio alcuno, che quando viene piazzata su una strada, una macchinetta “mangiasoldi” (per meglio dire, apparecchio per il controllo della velocità), la gente si sparge la voce e dopo i primi tempi, le sanzioni diminuiscono (la gente mica è mica scema). Il punto è che NESSUNO CONTESTA CHE IL COMUNE VADA A FARE I CONTROLLI, MA IL MODO COME VENGONO EFFETTUATI SI (Esiste una norma e parecchie direttive che dicono la stessa cosa, rispettiamola). Non è lontanamente pensabile che è visibile una postazione posta su un cavalcavia…. E dai su non arrampichiamoci sopra gli specchi.
Dico l’ultima cosa: Il tizio ha sbagliato il modo, ma non vuol dire che tutto il resto è come dite voi. Un caro saluto.
Condivido. L’ uscita pittoresca del tipo, che potenzialmente gli potrebbe recare qualche effetto collaterale, nulla toglie alla sostanza: quella postazione non rispecchia la norma.
Faccio una domanda ma la macchina della Polizia locale ferma a bordo strada sulla curva di una rotonda poco se non addirittura invisibile e non segnalata d come da cds con triangolo sevondo il comune, il sindaco e gli agenti che hanno fatto un concorso (non oso pensare come) è regolare?