Panico aeroporto di Perugia, rissa sanguinaria, resa dei conti tra clan 🔴VIDEO

Panico aeroporto di Perugia, rissa sanguinaria, resa dei conti tra clan 🔴VIDEO

La terrificante rissa – sanguinaria – che ha sconvolto personale, passeggeri, sicurezza, poliziotti e famiglie, all’aeroporto internazionale dell’Umbria, è finita – si fa per dire – con otto arresti e diversi feriti. Uno dei quali è stato trasportato in ospedale per le cure del caso.

Il tutto, come si sa e come abbiamo ampiamente riportato sulle pagine di Umbriajournal, è successo sabato pomeriggio a partire dalle 15. Scene di guerriglia urbana, calci, gomitate, pugni e utilizzo dei paletti delle fettucce divisorie dell’area di controllo dello scalo.

di Lucrezia Fioretti

Dai primi spintoni si è passati subito a colpi e al corpo a corpo in terra. Uno di loro ne aveva afferrato un altro con una presa da strangolamento tipica dei lottatori della temibile MMA. Il poveretto agitava le braccia con l’altro che era sopra, tutti e due sporchi di sangue.

Sulla persona a terra un altro ha cercato di infierire, voleva colpirlo col basamento di uno dei supporti che dividono l’area chek-in. Per fortuna un altro albanese glielo ha tolto di mano. Ma tanto per continuare con l’assurda guerra tra bande, non essendo riuscito nell’intento di fracassargli il cranio, gli ha sferrato un calcio mentre l’altro era, oramai, immobile a terra. Una ferocia belluina che, tutti si augurano, sfoci in una condanna esemplare.

Urla, tante, sia degli uomini che si stavano affrontando, sia degli agenti di polizia che hanno cercato di sedare lo scontro. Ma c’era, come riferiscono i testimoni, il fuggi fuggi generale. Con madri con figli stretti tra le braccia, che sono schizzate fuori dalle porte automatiche dell’aeroporto.

Continuano, intanto, le indagini che cercano di ricostruire la dinamica e le motivazioni che hanno portato due gruppi di albanesi all’aeroporto internazionale dell’Umbria, intorno alle 15, a scatenare l’inferno proprio dentro l’area della fila per il check-in. C’era chi stava per imbarcarsi sul  volo in partenza per Tirana. E da queste stesse indagini, pare proprio che a scatenare l’ira dei partecipanti alla rissa, possa essere stata una resa dei conti tra due clan.

di Lucrezia Fioretti

Grazie al tempestivo intervento del personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, la lite è stata sedata dopo qualche minuto e i cittadini stranieri sono stati trattenuti all’interno dell’aeroporto in attesa dell’arrivo del personale di rinforzo delle Volanti, della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica e dei sanitari del 118.

Diversi i feriti e dopo le prime cure, uno degli undici albanesi è stato accompagnato all’ospedale di Perugia per accertamenti. Il bilancio è di due feriti, non gravi. Uno con lesioni alla testa e un altro al naso. Gli altri sono stati, invece, accompagnati in Questura per una compiuta identificazione e gli accertamenti di rito.

Se all’inizio si pensava che potesse essere stato un qualcosa di improvviso, una parola di troppo o una fila non rispettata ad avere scatenato le urla, i pugni e i calci nell’atrio dell’Aeroporto, ad oggi emergono dei nuovi aspetti.

L’ipotesi principale è che la rissa possa essere una resa dei conti tra quelli che sono due clan familiari. A confermare ancora di più la teoria, una vicenda di pochi giorni prima avvenuta sempre in aeroporto, quando un’auto riconducibile a uno dei partecipanti, è stata ritrovata nel parcheggio con tutte e quattro le gomme tagliate.

Ad accreditare la tesi – come spiega Il Messaggero Umbria – il fatto che un gruppo si stava per imbarcare mentre l’altro era andato ad accompagnare connazionali e anche che i partecipanti della rissa siano effettivamente risultati tutti pregiudicati