Liberati M5S, Orte-Civitavecchia: senatori senza memoria storica

Consiglieri regionali, Liberati M5S: «Ridurre gli stipendi»
Consiglieri regionali, Liberati M5S: «Ridurre gli stipendi»

Orte-Civitavecchia, nulla di più inedito dell’edito: come noto, entro breve partono i lavori per la tratta Cinelli-Monte Romano (che peraltro non bypassa nemmeno quest’ultimo paese), da terminare entro il 2018. Si tratta di un’opera già finanziata dal Lazio da quasi un lustro e che doveva essere costruita sin dal 2012, poi bloccata da tre anni di ricorsi al TAR.

Il senatore Gianluca Rossi (PD), dopo lunga letargia comunicativa, commenta con frettolosa enfasi: “Il completamento della Orte-Civitavecchia non è più una chimera, grazie ai 117 milioni di euro di pertinenza della Regione Lazio, ecc., ecc.”. Rossi senz’altro ignora che sta pronunciando le stesse parole che altri hanno usato tempo fa: i famigerati 117 milioni rappresentano infatti risorse già assegnate da almeno quattro anni. Basti leggere qui, http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/1867. In pratica oggi stiamo celebrando la fine dei ricorsi in sede amministrativa, raccontando però altro, riciclando gli stessi 117 milioni su tutte le ruote.

In tale crescendo di ignoranza storico-documentale, Rossi esprime poi soddisfazione “per l’impegno preso dal governo e dalla Regione Lazio ad infrastrutturare e potenziare un’arteria diretta al porto di Civitavecchia”: ma il Governo Renzi non ha mai finanziato alcunché al riguardo, così come la Giunta regionale Zingaretti, al di là di varie promesse pro futuro.

Subito bloccata da diversi ricorsi al TAR, la Cinelli-Monte Romano oggi certamente può ripartire, ma la Orte-Civitavecchia, arco di un percorso più vasto che, dal Tirreno, passando per Terni, attraversa l’Appennino fin oltre Rieti, nel 2018 sarà priva ancora dei circa quindici chilometri necessari a immettersi in continuità sull’Aurelia BIS, a 40 anni dalla posa della prima pietra.

Rossi ignora come ci siano infatti almeno tre complicate ipotesi di tracciato (allegato) per concludere quest’ultimo lotto, tuttora non finanziato né dalla Regione Lazio, né dallo Stato. Dunque il senatore cortesemente si informi, e informi correttamente, come il suo alto ruolo impone. E magari smetta di evocare retoricamente la “risoluzione del problema logistico delle acciaierie”, quando non solo mancano presumibilmente 10 anni o più per finire l’intera strada, ma soprattutto considerando che per le stesse acciaierie –sia sotto il profilo produttivo che su quello ambientale- Regione Umbria, parlamentari PD e Governo si sono soltanto accodati alle decisioni del potente amministratore delegato, assecondando al contempo il relativo teatrino sindacale, mentre la corruzione divorava da anni l’azienda, senza che ovviamente nessuno vedesse mai alcunché. A voler tacere del fatto che la logistica delle acciaierie sarebbe più fecondamente agevolata magari riattivando la ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia, che era davvero nata per le acciaierie (risparmiando così all’azienda quasi 100 km da e per il mare rispetto al dedalo attuale), liberando perciò le strade dalla teoria di TIR che le infestano; oppure, per cominciare da qui, raccordando su ferro la c.d. piastra logistica di Narni. Che, dopo altri 40 anni di attese, non ha nemmeno un binario sulla Orte-Falconara

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