Centrale Bastardo, Galgano (SC): riconvertirla per non perdere il sito

Bonifica della centrale di Bastardo per farne un polo logistico e formativo

Centrale Bastardo, Galgano (SC): riconvertirla per non perdere il sito

Centrale Bastardo, mentre è certa la data della chiusura del sito di Enel, prevista per dicembre, siamo a giugno e non si sa ancora nulla sul futuro dell’impianto e del suo centro di formazione dove, tra diretti e indotto, lavorano oltre 100 persone. Per questo ritengo a dir poco insufficiente che il Governo si affidi, per la riconversione della centrale di Bastardo che risulta strategica per il territorio, ad un concorso online bandito dalla proprietà. Chiedo, invece, che si proceda quanto prima all’esame delle proposte già avanzate da istituzioni locali e lavoratori evitando così che l’Umbria perda un’altra importante azienda”. A dirlo la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano rispondendo alla viceministra Bellanova, durante la discussione in commissione della sua interrogazione sulla chiusura della centrale di Bastardo e della Enel University.

Rispetto alle nuove destinazioni, infatti, Bellanova ha fatto riferimento esclusivamente al concorso di idee “FuturE” presente sul sito di Enel che dovrebbe consentire di radunare i progetti per riconvertire le ex centrali come quella di Bastardo, in via di dismissione e di trovare nuovi partners economici.

“La centrale di Bastardo deve essere riconvertita, viste le ricadute economiche ed occupazionali che genera in una regione come l’Umbria, tra le più colpite dalla crisi”.

“Esistono già diversi ipotesi di riconversione avanzate dal territorio – ha proseguito Galgano – come il “Progetto Penelope”, per la creazione di una stazione di accumulo di energia, e quello per l’apertura del “Polo unico Nazionale di Formazione Enel”, dato che la scuola di Gualdo Cattaneo gestisce già attività di formazione anche per conto di altre sedi avendo una struttura ben più attrezzata, ampi spazi e la possibilità di usufruire di ulteriori immobili siti nella stessa zona. Chiedo, dunque, al governo di seguire la vicenda con sollecitudine”.

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