Maurizio Landini arriva a Terni per Ast: “No accordo ad ogni costo”

TERNI – Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, parlando della situazione all’Ast di Terni a margine dell’assemblea dei lavoratori del Nuovo Pignone-Ge Oil&Gas a Firenze, ha detto che oggi pomeriggio sarà in Umbria. “Oggi pomeriggio andrò a Terni a fare un’assemblea con tutti gli iscritti alla Fiom, per valutare la situazione”, ma “non si può fare un accordo a tutti i costi”, ha dichiarato. Secondo il “sanguigno” leader del maggior sindacato delle “tute blu”: “Il messaggio che credo si voglia mandare è questo mercoledì siamo pronti ad articolare la mobilitazione e crediamo si possa sostanzialmente andare verso un accordo.

Ma non si può fare un accordo a tutti i costi, deve essere un accordo che al suo interno ha da un lato una scelta precisa di politiche industriali”. Per Landini, quindi si deve realizzare un’intesa in base alla quale da un lato “la Thyssen non vende e si continua a produrre acciaio; dall’altro, no ai licenziamenti e sì a tutele che riguardino le condizioni di lavoro delle persone”.

“Le parole pronunciate dal segretario della Fiom, Landini, sono irrispettose della sofferta decisione assunta domenica, in autonomia dalle RSU del sito di Terni in lotta da ormai oltre un mese: la ripresa graduale delle attivita’ lavorative a partire da mercoledi’ rappresenta un importante segnale di disponibilita’ e di distensione da una situazione che rischia di creare una grave crisi sociale nel Paese”: lo ha dichiarato il segretario generale della Fismic, Roberto di Maulo, replicando a Landini sulla vertenza Terni.

“La decisione di ripresa graduale delle attivita’ lavorative – prosegue di Maulo – e’ la dimostrazione della volonta’ di questo sindacato che vuole giungere ad un intesa che salvaguardi il sito industriale, mantenga aperti i due forni elettrici garantendo cosi’ l’occupazione, anche con il trasferimento della linea produttiva di Torino. Inoltre questa decisione di rimodulazione delle forme di lotta rappresenta un segnale nei confronti del Governo e della controparte.

“L’accordo che si delinea ha cambiato radicalmente l’iniziale piano industriale della multinazionale tedesca e questo risultato e’ stato ottenuto grazie alla straordinaria capacita’ di lotta dei lavoratori e della positiva capacita’ mediatrice del Governo. Gettare ulteriore benzina sul fuoco, come fa Landini con le sue dichiarazioni, rischia di compromettere tutto questo e dimostra ancora una volta che la Fiom non agisce per difendere i lavoratori, ma al solo scopo, di aumentare l’opposizione politica nel Paese all’azione del Governo Renzi.

“La Fismic auspica invece che nell’incontro previsto per mercoledi’ ci siano le condizioni per realizzare un buon accordo che salvaguardi anche i lavoratori delle societa’ terziarizzate e consenta una rapida ripresa della produzione nel sito ternano”, conclude di Maulo.

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