Banconote false, i trucchi per riconoscerle, ecco come capire, non è difficile

Se ci si accorge di essere in possesso di una banconota falsa o se ne ha il sospetto, la prima cosa da fare è evitare di spenderla o di spacciarla ad altri

Banconote false, i trucchi per riconoscerle, ecco come capire, non è difficile

Banconote false, i trucchi per riconoscerle, ecco come capire, non è difficile

PERUGIA – A quanti di voi è capitato di andare al mercato cittadino e di imbattersi in qualche banconota falsa? Quanti negozianti e commercianti si sono trovati davanti a questo problema? Di fronte al continuo perfezionamento delle tecniche dei falsari, il sistema migliore è quello di dotarsi di apposite macchinette in grado di identificare i biglietti falsi. Ma, qualora ciò dovesse essere impossibile o troppo oneroso, ecco i tre consigli che fornisce la Banca d’Italia per non farsi ingannare.

Niente paura! Riconoscere una banconota contraffatta da una vera non richiede doti particolari: chiunque, grazie a qualche dritta, è in grado di scovare i soldi falsi e rifiutarne la consegna.

La zecca dello Stato ha ideato alcuni sistemi ad hoc, come la stampa sul bordo delle banconote di caratteri in sovraimpressione o la tecnologia bimettalica per le monete da 1 e 2 euro.

1. Per prima cosa toccate gli elementi in rilievo: speciali tecniche di stampa danno ai biglie­tti una particolare consistenza. Esistono alcuni elementi che, se grattati con l’unghia, risultano in rilievo e non possono essere il riprodotti con la carta semplice da stampante. Constatate che la cifra riportata in numero (per esempio 20 euro) sia realizzata in rilievo: basterà passarci sopra il dito, dalla parte del polpastrello, per verificarne l’autenticità.

2. Poi guardate bene la banconota in controluce: appaiono il disegno in trasparenza (la cosidde­tta filigrana), il filo di sicurezza e il numero in trasparenza. Queste tre cara­tteristiche sono riscontrabili su entrambi i lati dei biglie­tti autentici.

Il cosiddetto “filo di sicurezza”è una striscia di colore scuro posta al centro della banconota; quanto alla filigrana si caratterizza per un’alternanza di zone più chiare e zone più scure, raffigurante il “disegno”; infine vi è la cifra che ne indica il valore.

3. In ultimo muovete la banconota: vedrete mutare l’immagine dell’ologramma posto sul fronte del biglietto. Sul retro potete invece osservare la striscia brillante (tagli da 5, 10 e 20 euro) oppure il numero di colore cangiante (tagli da 50, 100, 200 e 500 euro).

Utilizzando poi una lente di ingrandimento, si possono osservare, sia sul fronte che sul retro delle banconote, delle piccolissime scritture, chiare e precise, e mai indefinite e non nitide.

Se ci si accorge di essere in possesso di una banconota falsa o se ne ha il sospetto, la prima cosa da fare è evitare di spenderla o di spacciarla ad altri: il rischio è un procedimento penale. E’ opportuno recarsi presso uno sportello di qualsiasi banca o ufficio postale o presso una filiale della Banca d’Italia. Se l’impiegato ritiene che si tratti di moneta contraffatta ha l’obbligo di ritirarla dalla circolazione e trasmetterla all’amministrazione centrale della Banca d’Italia a Roma, dove viene esaminata dal nucleo di analisi per le banconote sospette di falsità (Nac).

Al cittadino che abbia consegnato la moneta falsa, l’impiegato di banca deve rilasciare un verbale e una copia della banconota, a titolo di ricevuta. Se il Nac della Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota, l’importo viene rimborsato, senza alcuna trattenuta, con vaglia cambiario della Banca d’Italia. In caso contrario, ossia qualora venga confermata la falsità della moneta, nulla è dovuto al cittadino che, pertanto, sopporterà la relativa perdita economica. (Fonti: adnkronos.com e laleggepertutti.it)

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