Incidente mortale a Bastia Umbra, investitrice indagata per omicidio stradale

Investimento mortale a Bastia, investitrice indagata per omicidio stradale

Incidente mortale a Bastia Umbra, investitrice indagata per omicidio stradale Nicoletta Bolzani, così si chiamava la ragazza di 24 anni, morta dopo essere investita venerdì da un’auto lungo strada statale 147 di Campiglione. La pericolosissima dritta che collega Bastia ad Assisi. Nello stesso incidente sono state coinvolte altre otto persone, chi ferito in modo grave, chi lievemente. Tutti – come detto – camminavano a piedi lungo la via. Avevano lasciato l’hotel e si stavano dirigendo verso una delle pizzerie della zona per cenare.

«Sarebbe rimasta volentieri nella nostra casa vicino Novara, invece ho insistito affinché venisse con me e mia moglie ad Assisi». E’ lo sfogo del papà di Nicoletta, riportato sul Messaggero Umbria di oggi. Non si da pace. Lui, un ex tenente in pensione, faceva parte della comitiva degli altri ex poliziotti arrivati in Umbria per il raduno del trentanovesimo corso di allievi guardie di pubblica sicurezza della scuola di Alessandria frequentato nel 1975. Da un anno e mezzo circa un ex collega del padre di Nicoletta, residente a Todi, si stava dando da fare, grazie anche all’aiuto del vicesindaco di Assisi ed ex poliziotto Valter Stoppini, per organizzare una rimpatriata di tutti i partecipanti, circa 80, a quel corso. La scelta è caduta su Assisi.

Nicoletta – scrive il Messaggero – domani avrebbe ripreso a seguire le lezioni di fumetto all’accademia di Belle arti europea dei media di Novara. Con i genitori aveva raggiunto venerdì stesso l’hotel Turim di Bastia Umbra.

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Intanto proseguono le indagini per accertare la dinamica dell’incidente. Sulla drammatica vicenda sono in corso le indagini condotte dai Carabinieri della compagnia comando di Assisi, al seguito del maggiore, Marco Vetrulli. La conducente della macchina che sopraggiungeva da Assisi non ha visto nemmeno la luce emanata dai cellulari e ha falciato il gruppo alle spalle, scaraventando due persone sul piccolo fossato a bordo strada e lasciando sulla carreggiata un’altra persona, oltre al corpo senza vita di Nicoletta. Drammatico il bilancio dell’incidente: oltre alla ragazza morta, 8 sono feriti, due dei quali in rianimazione, più una persona con una frattura, altri tre con lievi escoriazioni.

Nessuna traccia di frenata. Ora da verificare con certezza la velocità della vettura. L’investitrice, che è di Bastia Umbra, era negativa all’alcol e al drug test, ma, come avviene in questi casi sarà comunque indagata. Difesa dall’avvocato Delfo Berretti è, dunque, indagata per omicidio stradale ma a piede libero. «Non ho visto nulla», ha spiegato in lacrime e sotto choc ai militari e al suo legale. Forse una distrazione e la scarsa illuminazione. La ventiquattrenne ha riferito di aver sentito un forte botto.

L’incidente ha riportato alla luce le criticità di un tratto di strada che unisce Bastia Umbra ad Assisi. Un tratto – scrive la Nazione Umbria – ricco di insidie (scarsa illuminazione e banchina quasi inesistente), molto transitato e nel passato, più o meno recente, teatro di incidenti mortali che hanno coinvolto auto, moto, biciclette, pedoni; compreso l’investimento, nel pezzo di strada ricadente sotto il Comune di Assisi, di una ragazza straniera che presenta analogie con quello dell’altra sera.

Via Campiglione – è riportato nel quotidiano – è strada stretta, ma anche dritta che sembra tranquillizzare chi la percorre; che induce alla velocità, nonostante i limiti presenti e lo speed check presente all’ingresso dell’abitato dove è anche presente un dissuasore. Tratto insidioso, per gli accessi laterali e le strade che diramano, per le attività ricettive e ristorative presenti: capita spesso che chi vi alloggia scelga di raggiungere Assisi a piedi o in bici. Il fatto è che spazio per i pedoni non c’è, la cunetta è rialzata e presenta erba alta; poco più in là i canali di scolo che costeggiano la strada.

 

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