Valle dei fuochi, Galgano (SC): il Ministero avvii un’indagine sul danno ambientale

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Adriana Galgano

Valle dei fuochi, Galgano (SC): il Ministero avvii un’indagine sul danno ambientale

Rifiuti interrati in aree non adibite a discarica e coperti dalle ceneri residue della combustione della ex centrale di Pietrafitta ma anche contaminazione delle falde acquifere ed emissioni di fumi nell’aria: quella delineata dall’inchiesta in atto, è una vera e propria Valle dei fuochi che insiste nella Valnestore umbra. Un danno ambientale di proporzioni notevoli, sul quale sta indagando anche la Procura della Repubblica di Perugia, che preoccupa i cittadini e non può essere sottovalutato o sottaciuto”. A dirlo la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano che ha presentato un’interrogazione al Governo che verrà discussa domani durante il question time in commissione Ambiente, raccogliendo l’appello lanciato nei giorni scorsi dalla popolazione del Valnestore ai parlamentari umbri durante una delle assemblee che sono state organizzate dal comitato cittadino.

I residenti hanno denunciato presunte irregolarità che sarebbero state commesse nello smaltimento di rifiuti e ceneri nella zona intorno alla ex centrale di Pietrafitta nell’arco di un trentennio. Un esposto sul quale sta effettuando verifiche anche la Procura di Perugia mentre analisi e prelievi sono stati eseguiti dall’Agenzia per l’Ambiente e dalla Asl.

“I fatti risalgono ad un periodo compreso tra gli anni Ottanta e Novanta – evidenzia la parlamentare – e dalle analisi effettuate da Arpa Umbria Asl, si delinea uno scenario allarmante. Ho chiesto al Governo di intervenire con ispezioni nella zona indicata come Valle dei fuochi e di avviare un’indagine ministeriale per individuare le aree in cui le ceneri sono state smaltite o reimpiegate. L’ambiente e il paesaggio sono un patrimonio di immenso valore – continua Galgano – che, in Umbria soprattutto, dobbiamo impegnarci a tutelare e difendere”.

“Non esistono interessi particolari o profitti che possano mettere a repentaglio la vivibilità dei nostri territorio o peggio, la salute dei cittadini.

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