Amianto nell’Orvietano: M5S un’interrogazione ed una proposta

Amianto, M5S esprime soddisfazione per approvazione proposta
AMIANTO

Amianto nell’Orvietano: M5S un’interrogazione ed una proposta

Strettamente legata alla questione rifiuti e smaltimento c’è quella della presenza d’inquinanti e delle necessarie bonifiche. La questione dell’amianto negli edifici pubblici e privati sta passando inosservata, nel silenzio delle parti sociali e nella distrazione politica generale impegnata su altri fronti. Secondo il M5S non va abbassata la guardia, l’Amianto è un killer spietato e va circoscritto e bonificato.

«L’amianto è una brutta bestia che uccide anche dove l’ambiente è sano.

Un territorio per potersi considerare davvero verde ed integro deve essere anche libero da pericoli e veleni riconosciuti. L’Amianto è uno di questi che, in un lento avvelenamento dell’organismo, provoca molte malattie, in special modo le categorie tumorali. In regione e nell’orvietano, sono ancora troppi i siti censiti dove è presente l’elemento tossico e visualizzabili in forma aggregata sul sito di Arpa Umbria. Davvero troppi per non fare nulla.

Anche per quanto riguarda i privati cittadini erano previsti progetti come quello della regione Umbria, “Cittadini liberi dall’Amianto”, la cui effettiva attuazione e concreta efficacia non è stata, a nostra memoria, resa visibile con una pubblicazione dei risultati ottenuti.

A questo punto si impone il riportare all’attenzione pubblica il problema, il riportarlo nell’agenda istituzionale con una formale interrogazione al Sindaco ed Assessore all’Ambiente Giuseppe Germani concernente la mappatura dei siti pubblici orvietani contaminati da Amianto, il numero di privati partecipanti al progetto “Cittadini liberi dall’Amianto” e per quali quantità d’inquinante ed infine le intenzioni dell’attuale Amministrazione in ordine alla soluzione del problema.

In forma aperta e di suggerimento il M5S Orvieto pone la questione al Sindaco capofila ed anche ai partecipanti di Aree Interne che hanno fatto del territorio uno degli assi portanti della ricerca di fondi chiedendo: poter certificare un territorio come “libero da inquinanti come l’Amianto” non sarebbe anch’esso un’attrattiva d’investimento e demografica? Non sarebbe un volano per l’economia? Su iniziative simili, lo diciamo con chiarezza, ci sarebbe certamente il nostro appoggio e ci si conceda la nota polemica nel chiedere se le locali associazioni che si dichiarano ambientaliste e partecipano ai tavoli tecnici di Contratto di Fiume e Aree Interne abbiano concretamente depositato proposte e progetti in tal senso. Nell’Ambientalismo le chiacchiere, infatti, stanno a zero, contano i fatti concreti.»

Amianto nell’Orvietano

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