Il Gruppo Grifo Agroalimentare tira le somme: conti in pareggio e fatturato oltre i 70 milioni di euro
Tempo di bilanci al Gruppo Grifo Agroalimentare che ha convocato l’assemblea dei soci, venerdì 5 maggio nella sede di Ponte San Giovanni a Perugia, per l’approvazione del bilancio 2022 e il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. A breve, il nuovo consiglio eletto all’unanimità provvederà alla nomina del nuovo presidente per il prossimo triennio.
Con questa votazione l’assemblea ha espresso segnali di unità d’intenti, stabilità e continuità, dando prova di aver condiviso le scelte fatte dal consiglio di amministrazione uscente su proposta dell’attuale presidente della cooperativa, Carlo Catanossi, incoraggiandolo tra l’altro a proseguire su questa strada, qualora venisse confermato alla guida del Gruppo Grifo Agroalimentare. Il 2022 ha fatto registrare un fatturato di oltre 70 milioni di euro a fronte di un conferimento di latte da parte dei soci di circa 53 milioni di litri; nei vari stabilimenti del gruppo sono stati lavorati 50 milioni di litri di latte bovino e 3 milioni di quello ovo-caprino e bufalino.
“Pur essendo stato un anno molto difficile – ha dichiarato Catanossi – il 2022 si è chiuso con i conti in pareggio, con una liquidazione del latte ai soci molto interessante e un fatturato in aumento, dovuto in parte anche al fenomeno inflattivo che ha fatto aumentare i prezzi dei prodotti. Quest’ultimo aspetto ci crea qualche preoccupazione per il futuro, ma stiamo governando il settore lattiero caseario dell’Umbria in modo molto positivo”.
Con i suoi 150 soci produttori, 6 stabilimenti, 1500 occupati nella filiera aziendale e 5000 partner commerciali, infatti, il Gruppo Grifo Agroalimentare è tra le più importanti cooperative dell’Umbria e contribuisce allo 0.5% del Pil regionale.
“Abbiamo sofferto in questo ultimo anno l’aumento dei costi delle materie prime, delle utenze – ha proseguito Catanossi – e dell’energia in particolare, che hanno fatto raddoppiare il prezzo del latte. Questo ha avuto ripercussioni negative sui consumi. I costi sono ancora alti e ci dovremo preparare ad un aumento del costo del denaro. Con il 2022 si chiude una lunga fase di investimenti produttivi che ha riguardato strutture, caseifici e macchinari. Adesso si aprirà una nuova fase di investimenti, più contenuti dal punto di vista dei costi ma molto strategici dal punto di vista dell’attività produttiva e aziendale. Daremo il via all’installazione di due impianti fotovoltaici, uno a Norcia e un altro a Ponte San Giovanni, da cui ci aspettiamo un forte ritorno economico sui costi energetici”. “Sul versante dei prodotti – ha continuato Catanossi – entro fine anno realizzeremo la seconda linea di produzione per il latte a lunga conservazione. Quest’anno, poi, abbiamo lanciato alcune novità, tra cui PROTEin, il latte ad alto contenuto proteico, e la panna da montare a lunga conservazione, prodotti che ci stanno aprendo nuovi spazi di mercato e che i consumatori hanno già dimostrato di apprezzare”.
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