Tragedia sfiorata a Terni, ragazza ferita a coltellate dopo un rifiuto

L'aggressione avvenuta a Terni ha scosso la comunità: il padre della vittima condivide i dettagli dell'orribile esperienza

Tragedia sfiorata a Terni, ragazza ferita a coltellate dopo un rifiuto

Tragedia sfiorata a Terni, ragazza ferita a coltellate dopo un rifiuto

Tragedia sfiorata a Terni – Francesco, il padre di Sara (nome di fantasia per proteggere l’identità dei coinvolti), ha condiviso una testimonianza angosciante riguardante l’aggressione subita dalla figlia, una ragazza di 28 anni, avvenuta a Terni giovedì scorso. L’incidente si è verificato nel parco della Passeggiata, vicino a Porta Sant’Angelo, un’area che di solito promette serenità e relax.

L’aggressore, un giovane diciottenne di origini magrebine, aveva conosciuto Sara pochi giorni prima. Quella sera, dopo una visita a un amico di Sara, il giovane si è offerto di accompagnarla in centro. Durante la passeggiata, con il pretesto di fumare una sigaretta, ha guidato Sara sotto Porta Sant’Angelo. Approfittando della situazione isolata, ha tentato di avvicinarsi ulteriormente, ma di fronte al rifiuto della ragazza, ha estratto un coltello che portava regolarmente con sé e ha iniziato un’aggressione fisica.

Secondo quanto raccontato da Francesco, l’aggressore ha tentato di abbracciare Sara, e alla sua resistenza, ha reagito con violenza. Sara ha iniziato a urlare, ma l’aggressore ha cercato di zittirla colpendola alla testa con l’impugnatura del coltello, causandole un ematoma evidente. Nella lotta, Sara ha subito anche una ferita alla mano, che ha poi necessitato cure mediche urgenti e potrebbe richiedere un intervento chirurgico per il pieno recupero funzionale.

Le grida di Sara hanno attirato l’attenzione di una barista che lavorava nelle vicinanze. La sua reazione immediata e i suoi urli hanno spinto il giovane ad abbandonare l’attacco e a fuggire. I passanti e la stessa barista sono intervenuti per prestare i primi soccorsi a Sara, applicando una pressione sulla ferita con una maglietta per fermare l’emorragia, prima che venisse trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria.

Francesco sottolinea la gravità del comportamento dell’aggressore, rivelando che nonostante l’identificazione possibile del giovane, Sara è troppo traumatizzata per presentare denuncia. Questo, insieme alla diffusione di narrazioni errate che descrivono Sara come una persona sbandata, aggiunge dolore al danno. Questo evento ha suscitato una rinnovata preoccupazione per la sicurezza nelle aree pubbliche di Terni, lasciando una comunità in cerca di risposte e azioni concrete per prevenire futuri episodi di violenza.

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