Chiusa una casa di prostituzione a Terni

Costringeva la figlia minorenne a prostituirsi

Chiusa una casa di prostituzione a Terni
Le indagini sono partite dagli accertamenti sulle inserzioni sui siti online

Ha portato alla denuncia di due persone invece, l’altra operazione di ieri pomeriggio della Squadra Mobile, coordinata anche in questo caso dal Dirigente, il dr. Alfredo Luzi, che ha visto impegnati gli agenti della 2° Sezione nella chiusura di una casa di appuntamenti in prossimità del centro cittadino.
Le indagini sono partite dagli accertamenti sulle inserzioni sui siti online, per arrivare all’abitazione, sequestrata ieri dopo il blitz, che era stata presa in affitto da un cittadino cinese di 25 anni, residente a Reggio Emilia, con un rintraccio Schengen perché irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da precedenti per prostituzione, nonché arrestato sempre in Emilia Romagna, per rapina e violenza.

Dalle testimonianze raccolte dai frequentatori dell’abitazione, è emerso che dopo un primo contatto telefonico, i clienti venivano accolti in casa da una donna, una cittadina cinese di 45 anni, già espulsa dall’Italia, che si faceva subito dare 50 euro che poi passava ad una sua connazionale. Nell’abitazione, oltre a profilattici e ad oli per massaggi, gli agenti hanno trovato ad ogni angolo delle stanze delle mele, messe a terra; secondo la tradizione cinese, le mele tengono lontani gli spiriti maligni e vanno cambiate ogni tre giorni, una precauzione che non è servita a tenere distanti le Forze di Polizia.

La donna, clandestina, è stata denunciata per non aver ottemperato al precedente ordine di allontanamento e messa a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per l’espulsione.

Controlli straordinari, predisposti dal Ministero dell’Interno, su tutto il Territorio Nazionale a seguito degli attentati di Parigi.

Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli disposti dal Questore di Terni, la Digos, diretta dal dr. Colurci,ha proceduto ad identificare e controllare, presso luoghi di ritrovo frequentati da cittadini extracomunitari, 33 persone di varie nazionalità, fra i quali un cittadino pakistano colpito da rintraccio Schengen ed un cittadino marocchino, rispettivamente di 28 e 27 anni, non in regola con le norme sul soggiorno in Italia.

Nei loro confronti è stata disposta l’espulsione dal territorio nazionale.

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