I protagonisti della ventiduesima edizione di Umbria Jazz Winter

Il jazz italiano grande protagonista di questa edizione. Si inizia con Paolo Fresu e Danilo Rea, che si offrono al pubblico in molteplici progetti: il primo in duo con Omar Sosa, Daniele Di Bonaventura, e con lo stesso Rea, che a sua volta si presenta con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, ossia i Doctor 3, e in piano solo. Anche il trombettista Fabrizio Bosso è impegnato in diverse situazioni: in duo con Luciano Biondini e Julian Oliver Mazzariello e in quartetto. Su diversi fronti musicali si propone anche il pianista umbro Giovanni Guidi: con la Rebel Band diretta da Dan Kinzelman e in duo con il trombonista di punta del jazz italiano Gianluca Petrella.

Progetto particolarissimo quello della cantautrice Chiara Civello, che presenta il suo ultimo lavoro “Canzoni”, nel quale troviamo brani del repertorio italiano che vanno dagli Anni 60 fino ai giorni nostri come non sono mai stati ascoltati finora, donando loro una nuova e innovativa anima. Ad accompagnarla Nicola Conte, produttore dell’album, con il suo Combo.

La prima esibizione vedrà inoltre sul palco anche l’Orchestra Sinfonica di Massa Carrara diretta da Giacomo Loprieno.

Ritornano dopo qualche anno di assenza da Orvieto due musicisti da anni applauditissimi a Perugia durante l’edizione estiva del festival: Renato Sellani e Massimo Moriconi, con il piano del primo legato musicalmente a doppio filo al contrabbasso del secondo. A due grandi musicisti sono dedicati due progetti particolari. Sono passati cinquant’anni, era il 1964, dall’uscita di “A Love Supreme” di John Coltrane, pietra miliare della storia del jazz. A Orvieto il quintetto capitanato da Joe Lovano e Chris Potter, con Lawrence Fields, Cecil McBee e Jonathan Blake, farà rivivere le magiche note di un capolavoro assoluto. Originale anche l’idea dei Quintorigo che con Roberto Gatto offrono un sentito, onesto, filologico e sperimentale ringraziamento a Frank Zappa.

Un’opera monografica, accurata nella sua veste teatrale e scenografica che vuole fare conoscere e riscopire l’universo zappiano con uno spettacolo che si candida come uno dei protagonisti del 2014. Dedicato alla musica brasiliana il nuovo progetto in quartetto di Anat Cohen, clarinettista che il pubblico di UJ ben conosce per averla ammirata in precedenti edizioni sia a Orvieto che a Perugia. Un ritorno per Jonathan Baptiste, classe 1986, che può essere considerato una delle nuove grandi promesse della cultura musicale jazz americana. Questa volta ad accompagnarlo gli Stay Human, con i quali dimostra tutta la sua versatilità e capacità improvvisativa. Per lui anche una serata in duo con Dawell Crawford, all’insegna della tradizione musicale di New Orleans. Tradizione che Crawford, conosciuto come il “Principe di New Orleans” interpreta anche con la sua band in chiave gospel e R&B: saranno loro infatti ad animare la tradizionale Messa di Capodanno in Duomo.

All’insegna del sound della città della Louisiana anche le performance del settetto diretto da Don Vappie e Evan Christopher, dall’inequivocabile titolo di “New Orleans Now”, dei Blues Express di Patrick Williams e della Road Home Band di Cynthia Bland. Come tradizione del Festival due esibizioni quotidiane della marching band per le vie del centro storico: i popolari Funk Off, interpretano a modo loro la formula della street band con grande senso dello spettacolo e una originale evoluzione artistica che rivitalizza un genere vecchio di un secolo: da non perdere il loro show on stage la notte di Capodanno.

Tutti i giorni infine buon cibo, degustazioni e musica jazz, ma non solo, dalla tarda mattinata a notte fonda al Palazzo del Popolo, al Palazzo dei Sette e al Ristorante San Francesco. Debutto al Festival per Ainé, uno dei migliori nuovi talenti della musica italiana e unico rappresentante del contemporary r&b in Italia, e per il trio di Todd Day Wait, che propongono un mix di blues, folk, country, R&B, e soul. Graditi ritorni per KJ Denhert, cantante-chitarrista autrice di folk-jazz, come lei stessa definisce la sua musica, e gli italianissimi Four Vegas, sempre in bilico tra musica e intrattenimento.

I migliori studenti dei seminari estivi della Berklee Summer School at Umbria Jazz Clinics si esibiranno gratuitamente il primo giorno del Festival. Prima di loro gli Over Sound Trio, vincitori del concorso per giovani talenti tenutosi durante l’edizione 2014 di Umbria Jazz nello scorso luglio.

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