Aeroporto e stazioni per rompere l’isolamento, l’intervista alla Presidente Tesei

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Aeroporto e stazioni per rompere l’isolamento, l’intervista alla Presidente Tesei

La presidente Tesei svela il progetto del polo infrastrutturale di Collestrada: nuovi binari, bus e padiglione aggiuntivo a Umbriafiere

Aeroporto, treni, strade, turismo, attività economiche: un cerchio che si chiude dopo venti anni di attesa. La presidente della Regione, Donatella Tesei, tratteggia la svolta sul San Francesco, che a marzo è stato tra gli scali italiani con l’incremento dei passeggeri più significativo, secondo Assoaeroporti.

Con il piano industriale da 12 milioni decolla verso il mezzo milione di utenti annui. Resta il bilico la scelta tra Monaco e Berlino per l’approdo in Germania, ma sarà Sase a decidere. La governatrice disegna per la prima volta il progetto complessivo che ruota attorno a Collestrada: stazione ferroviaria nuova di zecca collegata con un servizio navette, ampliamento di Umbriafiere.


Fonte: Alessandro Antonini
Corriere dell’Umbria


E soprattutto, novità dell’ultima ora, doppia linea di autobus modello “link” direttamente sulla pista: approdi a Perugia e Assisi, con pagamento al momento della prenotazione del biglietto grazie a un accordo da tra Regione, Trenitalia e Busitalia sul modello del Leonardo Da Vinci di Roma. Di prossima presentazione.

E ancora: nuovo parcheggio al centro commerciale e il Nodo fino al Silvestrini, progetto a cui la sua giunta lavora da gennaio 2020. La sfida a cui è chiamata l’amministrazione? Chiudere nei tempi, che per i lavori finanziati dal Pnrr sono il 2026.

Si passa all’alta velocità: il Frecciarossa resta ma la Medioetruria è l’obiettivo strategico per avere accesso stabile alla linea Nord e Sud. Qui Tesei sottolinea l’importanza degli accordi strategici con le altre regioni, per portare avanti sul fronte infrastrutturale “i diritti del Centro Italia”. Per decenni negati. I risultati raggiunti su Tre Valli e Fano Grosseto, con il mitico cantiere della Guinza, sono la dimostrazione che funzionano.

Presidente, partiamo dall’aeroporto: già a marzo tra i migliori d’Italia per aumento di passeggeri, ora col piano da 12 milioni può decollare. Però non avete deciso l’ultima determinante rotta: Berlino o Monaco?
E’ importante raggiungere la Germania, un mercato interessante sia per il turismo che per l’economia. Sase dovrà valutare se puntare su Monaco o Berlino: sono entrambi aeroporti internazionali, ambedue opzioni valide. Decisivi sono gli accordi con le compagnie. L’ente gestore, Sase, si deve spendere inoltre per animare la stagione autunno inverno, una delle criticità del nostro aeroporto. E’ un obiettivo raggiungibile in vista della campagna promozionale turistica. Soprattutto in autunno abbiamo numerosi attrattori culturali ed enogastronomici. Penso alla filiera del vino e dell’olio. E i beni culturali. Altro capitolo, il marketing sulle destinazioni. C’è un progetto con Sase per coinvolgere influencer delle città di approdo e far conoscere loro l’Umbria ‘segreta’, così che possano descriverla nel loro territorio. Si parte con Barcellona e Rotterdam.

Tutto bello ma i Comuni, soci di minoranza? Perugia ha votato contro il piano (per mancanza di soldi, pur apprezzandolo) mentre Assisi ha espresso riserve…
Prendo atto delle decisioni prese. Ognuno fa le sue valutazioni e si assume le proprie responsabilità. Non commento i due diversi atteggiamenti. Una cosa però tutti devono capire: l’aeroporto ha un’importanza strategica per Umbria intera. Per questo ringrazio la Camera di commercio per il contributo. La Regione è intervenuta prima per salvare lo scalo poi per rilanciarlo. E’ un’infrastruttura che ci permette di essere collegati con resto del mondo, grazie agli hub. Non solo è fondamentale per il turismo, parte rilevante della nostra economia, ma è un volano che permette agli imprenditori di venire dall’estero a investire in Umbria.

Poi c’è il progetto della stazione, già benedetto dal ministero.
Oltre al piano da 12 milio ni abbiamo anche cercato di portare avanti le ‘condizioni abilitanti’. Intermodalità e collegamento con i poli strategici. La stazione ferroviaria di Collestrada con un servizio navette servirà non solo l’aeroporto anche Umbriafiere, che verrà potenziata con un nuovo necessario padiglione. Per Agriumbria si è dovuto dire di no a diversi standisti per motivi di spazio. Tutto in futuro sarà interconnesso. Poi il parcheggio al centro commerciale. L’area di Collestrada diventerà il centro nevralgico del nord della regione. Nei prossimi giorni è un programma un incontro col ministro Enrico Giovannini. L’assessore ai Trasporti, Enrico Melasecche, poi sta lavorando a un progetto per portare due linee di bus allo scalo. Insomma, ci stiamo m u o v e n d o : questa Regione sconta da tanti, troppi anni una totale inattività sul fronte infrastrutture. Così si rompe l’isolamento.

Una delle spine dorsali, su ferro, è la Perugia-Foligno-Terontola, anche questa da potenziare. Ci conferma la notizia di una stazione alla Perugina per le merci sul modello dell’Ast a Terni? E’ una richiesta fatta dall’azienda, su cui stiamo lavorando con il ministro dei Trasporti. Il pubblico deve cercare di cogliere tutte le opportunità per creare fattori abilitanti per le aziende. L’obiettivo di una nuova stazione alla Perugina Nestlé è quello di favorire il trasporto merci su treno agevolando economicamente l’azienda e puntando alla sostenibilità ambientale.

Poi da Terontola si può sfondare sulla Medioetruria, posto che si farà: è la fine del Frecciarossa da Perugia, dati i costi aumentati e la strategia Fs di non favorire i Freccia sulle linee lente?
Il Frecciarossa da e per Perugia rimane. Nessuno ci vuole rinunciare. Assicuro che resterà. Così come quello di Orte. Il discorso Medioetruria è più ampio. Lì ci sarà la possibilità di scelta in vari orari della giornata di più treni veloci sia per il Nord che per il Sud.

Però sarà fuori dall’Umbria. Per molti troppo scomodo…
Non mi fermo a guardare se starà dentro o fuori al confine dell’Umbria per cento metri o un km. L’importante è averla vicina. Anche perché con la velocizzazione e il potenziamento della Foligno-Terontola sarà facilmente accessibile. La Medioetruria comunque verrà realizzata nell’interesse dell’Umbria. Come il potenziamento della stazione Umbro-Laziale ad Orte.

Parliamo di Nodo: dopo tante resistenze sul Nodino, anche di tante istituzioni, ora il prolungamento e tutti sul carro del vincitore…Vi hanno sorpassato in corsa?
Il Nodo è un progetto che ha portato avanti la Regione dal gennaio 2020, dopo 20 anni di stasi. Sgombriamo il campo. Abbiamo sin da subito ragionato con Anas e con soggetti tecnici coinvolti per arrivare a un progetto molto meno impattante del precedente e per raggiungere un risultato che serve alla città di Perugia e a tutto il traffico di quell’area. Le interlocuzioni che abbiamo avviato e seguito passo passo sono andate avanti e abbiamo ottenuto le coperture per arrivare al Silvestrini. Siamo contenti che tutti oggi vogliono lanciarci il cappello. Noi queste partite le abbiamo gestite già prima del Covid, sentendo tutti, comprese le categorie economiche. Poi ci sono i grandi investimenti ottenuti con Anas per la manutenzione straordinaria delle strade.

Sulle strade interne pesa il contenzioso con la Provincia…
Il mancato trasferimento dei fondi per la manutenzione strade provinciali nasce ben prima del nostro arrivo: ora gli uffici hanno ricostruito le poste ‘dare e avere’ maturate prima del mio insediamento. Si parla di 7,3 milioni, non 23 come affermato inizialmente. Quindi non c’era nulla di certo prima. Gli stessi uffici stabiliranno le modalità di versamento di questo importo dovuto, lo sottolineo, per lavori fatti prima che noi arrivassimo.

Sbilancio strutturale del Tpl, a che punto siamo?
Anche questo un problema ereditato: abbiamo creato l’Agenzia dei trasporti che permette risparmi da 10 milioni l’anno perché non si versa più l’Iva. Abbiamo dovuto fare un percorso lungo e complesso per arrivare all’accordo con le banche. Deve andare a regime al 100%, per ora è stato trasferito solo il contratto del ferro. Per la gomma abbiamo previsto, in accordo con sindacati e Busitalia, una rimodulazione che permette di risparmiare 3,5 milioni l’anno solo eliminando sprechi, razionalizzando le corse e senza incidere sui livelli occupazionali.

1 Commento

  1. Tutto OK. Aumentare e rendere più fruibili i collegamenti aerei e ferroviari è molto importante per uscire dall’isolamento dell’Umbria dal resto dell’Europa e quindi incentivare il turismo che per la Regione è una risorsa molto importante. Tuttavia, visto che si parla del Centro Commerciale di Collestrada ritengo sia indispensabile, non più procrastinabile, un ingresso dignitoso alla superstrada in direzione Perugia. L’attuale accesso non solo è distante dal Centro Commerciale, ma è una strada stretta e piena di buche, una situazione incomprensibilmente inaccettabile.

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