Stop al nuovo “Codice della Strage”. Flash mob in piazza

Stop al nuovo “Codice della Strage”. Flash mob in piazza

Stop al nuovo “Codice della Strage”. Flash mob in piazza a Perugia

Di Tommaso Benedetti

L’associazione di promozione sociale Fiab Perugia Pedala, in collaborazione conLegambiente circolo di Perugia e Valli del Tevere, Legambiente Umbria e Associazione Andrea Nardini, ha organizzato per martedì 12 marzo dalle 18 un flash mob in Piazza Italia davanti alla locale sede della prefettura. Questo flash mob è stato organizzato insieme a tante altre città in tutta Italia, per fermare la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che è in discussione in questi giorni in Parlamento.

L’iniziativa – affermano le associazioni promotrici – vuole attirare l’attenzione su una riforma che non incide affatto sulle principali cause di violenza sulle strade, prima fra tutte la velocità eccessiva, impedendo per esempio l’uso di autovelox nelle strade sotto il limite di 50 km/h e dunque legittimando di fatto la violazione sistematica del divieto e inficiando le stesse misure di moderazione della velocità.

La serie delle nuove norme proposte – continua la nota – mette realmente in pericolo la sicurezza dei cittadini più fragili e impedisce che i Comuni liberamente adottino misure di respiro europeo che vadano nella direzione della mobilità sostenibile. Infatti, se passasse questo disegno di legge, ci sarebbero forti limitazioni per quanto riguarda le corsie ciclabili, i controlli della velocità, la gestione della mobilità, la definizione delle ZTL e delle aree pedonali, accentrando molti poteri al Ministero anche tramite norme delegate.

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade. Questi i numeri di persone che sono morte nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021, 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent’anni.

Numeri drammatici che fanno dell’Italia un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34 e in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022).

La riforma – continuano dalle associazioni –  è palesemente contro la mobilità sostenibile, in particolare ciclabile poiché indebolisce regole e infrastrutture che tutelano la sicurezza degli utenti più vulnerabili ed è pesantemente insufficiente nel prevenire le principali cause di morte: velocità, guida distratta e mancata precedenza.

Proprio a Perugia, grazie ad alcune rilevazioni effettuate nelle passate settimane sulle velocità raggiunte in alcune strade, emerge un quadro preoccupante che richiede interventi immediati ed efficaci, come testimoniato anche dalle tre vittime in pochi giorni sulle nostre strade.

Solo per citare alcuni esempi: in strada della Molinella (teatro di un recente incidente mortale) è stata toccata la velocità di 128 km/h, in Strada Tiberina nord 109 km/h, in via Fasani 79 km/h, in via dei Filosofi 82 km/h, in via Mario Angeloni 74 km/h, ma più in generale si registrano ovunque velocità costantemente sopra i limiti che mettono a serio repentaglio la sicurezza degli utenti più deboli (pedoni e ciclisti), rendendo di fatto pericoloso se non proprio sconsigliabile avventurarsi per le strade cittadine a piedi o in bici.

La riforma, a dire del Ministro, è fatta “per salvare vite”, ma di fatto alimenta la strage sulle strade. La richiesta delle Associazioni e dei Cittadini è una sola: città vivibili e strade sicure, perché la sicurezza stradale deve prendere un’altra direzione.

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