La centralità della famiglia in vista del Sinodo su l’Osservatore Romano ne parla il cardinal Bassetti

La riflessione si colloca all'indomani della pubblicazione dell’Instrumentum laboris, che è il documento di base su cui si poggerà la discussione dell'importantissima XIV Assemblea del Sinodo dei Vescovi

Cardinale Gualtiero Bassetti, sulle colonne de «L’Osservatore Romano»
Card G. Bassetti

Il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, nel suo ultimo editoriale intitolato “Immenso capitale sociale” – e che sarà pubblicato giovedì 25 giugno su «L’Osservatore Romano», ma è che già consultabile sul sito www.osservatore.va – offre una significativa riflessione sull’importanza della famiglia all’interno della società contemporanea.

La riflessione si colloca all’indomani della pubblicazione dell’Instrumentum laboris, che è il documento di base su cui si poggerà la discussione dell’importantissima XIV Assemblea del Sinodo dei Vescovi del 4-25 ottobre prossimo dal titolo: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo”.

Nonostante tutti gli stereotipi, scrive il cardinale, la famiglia rimane il «pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale». Non vanno però taciute le «ferite» che l’affliggono, la cui causa principale è costituita da «una mentalità individualistica che sembra essersi incistata all’interno del corpo della società e la sta corrodendo da dentro».

Sono due le ferite principali sottolineate dall’arcivescovo di Perugia: la prima è una «difficoltà esistenziale» per le giovani coppie «di pensarsi e di essere una famiglia». Difficoltà prodotte da una società dove tutte viene consumato in fretta e «perfino le relazioni umane sembrano essere destinate a una sorta di scadenza prefissata come se fossero cibi in scatola». La seconda è una difficoltà socio-economica: «Milioni di famiglie vivono in un contesto paradossale: da un lato, coloro che vivono come se fossero “nomadi produttivi”, risucchiati completamente nel vortice di un lavoro che occupa tutta la giornata; dall’altro, coloro che vivono da precari, senza alcuna certezza per il futuro. Entrambe le condizioni minano la dignità dei coniugi, incrinano ogni forma di relazione e sono fonte di problemi nella crescita dei figli».

Nonostante queste ferite, però, la famiglia ha un immenso capitale sociale da difendere valorizzare per il futuro della società. Per sottolinearne l’importanza Bassetti cita una lettera profetica del 1965 di Jacques Maritain a Paolo VI. In quella lettera, il filosofo francese scrive che nel futuro saranno proprio le famiglie «con la loro vita» a «rendere presente il Vangelo» nel mondo contemporaneo. Come un tempo era toccato «ai monasteri in un mondo ostile e imbarbarito, domani saranno le famiglie e le piccole comunità di laici cristiani a costruire una costellazione di focolari per mantenere viva la fiamma della fede e della preghiera».

1 Commento

  1. LA MORTE DELLA FAMIGLIA

    Apro il giornale di oggi giovedi 25 giugno 2015 e tra le varie notizie leggo un paragrafetto :
    “La famiglia rimane il pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale “; così il Cardinale arcivescovo di Perugia Bassetti afferma pubblicamente annunciando che questo sarà il tema della xiv esima assemblea del prossimo Sinodo . Continuando poi il discorso , il cardinale si sofferma sulle “ferite” che affliggono la famiglia odierna causate dalla corruzione sociale e difficoltà economiche, Le solite tipiche ormai arcinote vecchie giustificazioni tra l’altro poco attendibili e superficiali di tanta demagogia e ideologia corrente.
    Irritante e ipocrita : certo che stride davvero molto questo articolo con quello di cronaca della pagina precedente riportato dallo stesso Giornale dove un “normale nonno di famiglia” ha molestato l’amichetta della nipotina e forse chissà anche la nipotina stessa. E stridono ancora tanto le parole di monsignor Bassetti e di tutti coloro, purtroppo tanti, che la pensano come lui , dinnanzi a tutte le altre notizie che ultimamente in maniera pressante riportano casi di violenza sessuale o abuso e maltrattamento proprio dentro le case di famiglie normali, la famiglia borghese italiana, il nucleo sociale primario come descritto nella nostra Costituzione “ la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio “ cui seguono la serie dei diritti e doveri tra i suoi membri. Proprio per questa sua costruzione – costrizione istituzionale e sociale, spesso la famiglia in realtà si rivela carica di violenza , rancore e crimini segreti già dalla sua nascita:” la famiglia può essere vita o morte o fuga “ ha detto David Cooper.
    Tra le ultime pagine del Giornale invece trovo delle altre argomentazioni sullo stesso tema , ma che davvero appaiono palesemente tanto diverse rispetto a quelle dell’opinione ecclesiastico- statale e molto più profonde , complete e condivisibili agli occhi e alla mente di chi sa davvero pensare e vedere ;sono le parole da applaudire pronunciate da un altro esponente della Chiesa cattolica, Papa Francesco che con enfasi è duro e irremovibile quando afferma sicuro che in caso di violenza domestica i coniugi hanno “ il dovere morale di separarsi”, e che i “ bambini, i figli , non devono diventare ostaggio dei genitori violenti o che perdono la testa, perché le ferite dell’anima dei bambini sono insanabili, parliamo tanto di disturbi comportamentali o salute psichica : ma cos’è la ferita dell’anima? Quando gli adulti fanno del male , l’anima del bambino soffre ferite che lasciano il segno per tutta la vita”.
    Niente da aggiungere .

    Eleonora Favaroni
    LA MORTE DELLA FAMIGLIA

    Apro il giornale di oggi giovedi 25 giugno 2015 e tra le varie notizie leggo un paragrafetto :
    “La famiglia rimane il pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale “; così il Cardinale arcivescovo di Perugia Bassetti afferma pubblicamente annunciando che questo sarà il tema della xiv esima assemblea del prossimo Sinodo . Continuando poi il discorso , il cardinale si sofferma sulle “ferite” che affliggono la famiglia odierna causate dalla corruzione sociale e difficoltà economiche, Le solite tipiche ormai arcinote vecchie giustificazioni tra l’altro poco attendibili e superficiali di tanta demagogia e ideologia corrente.
    Irritante e ipocrita : certo che stride davvero molto questo articolo con quello di cronaca della pagina precedente riportato dallo stesso Giornale dove un “normale nonno di famiglia” ha molestato l’amichetta della nipotina e forse chissà anche la nipotina stessa. E stridono ancora tanto le parole di monsignor Bassetti e di tutti coloro, purtroppo tanti, che la pensano come lui , dinnanzi a tutte le altre notizie che ultimamente in maniera pressante riportano casi di violenza sessuale o abuso e maltrattamento proprio dentro le case di famiglie normali, la famiglia borghese italiana, il nucleo sociale primario come descritto nella nostra Costituzione “ la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio “ cui seguono la serie dei diritti e doveri tra i suoi membri. Proprio per questa sua costruzione – costrizione istituzionale e sociale, spesso la famiglia in realtà si rivela carica di violenza , rancore e crimini segreti già dalla sua nascita:” la famiglia può essere vita o morte o fuga “ ha detto David Cooper.
    Tra le ultime pagine del Giornale invece trovo delle altre argomentazioni sullo stesso tema , ma che davvero appaiono palesemente tanto diverse rispetto a quelle dell’opinione ecclesiastico- statale e molto più profonde , complete e condivisibili agli occhi e alla mente di chi sa davvero pensare e vedere ;sono le parole da applaudire pronunciate da un altro esponente della Chiesa cattolica, Papa Francesco che con enfasi è duro e irremovibile quando afferma sicuro che in caso di violenza domestica i coniugi hanno “ il dovere morale di separarsi”, e che i “ bambini, i figli , non devono diventare ostaggio dei genitori violenti o che perdono la testa, perché le ferite dell’anima dei bambini sono insanabili, parliamo tanto di disturbi comportamentali o salute psichica : ma cos’è la ferita dell’anima? Quando gli adulti fanno del male , l’anima del bambino soffre ferite che lasciano il segno per tutta la vita”.
    Niente da aggiungere .

    Eleonora Favaroni

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