Ricostruzione, Marini, chiederemo al Governo semplificazione delle procedure

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Ricostruzione, Marini, chiederemo al Governo semplificazione delle procedure

Bilancio regionale, ricostruzione post sisma, piano sanitario, ritorno del turismo. Sono questi alcuni dei principali temi toccati da Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e dagli assessori regionali, nel corso della conferenza stampa di fine anno a Palazzo Donini. Il bilancio che l’assemblea legislativa ha approvato ieri, di circa 2 miliardi e 600 milioni di euro per il 2019, “arriva prima della legge di bilancio dello Stato – ha esordito la presidente – una situazione anomala, per cui auspichiamo che sui punti stabiliti d’intesa tra Regione e governo non ci siano modifiche sostanziali”. La Regione, e’ stato sottolineato, presenta una situazione di “sostanziale stabilita’ finanziaria”, mentre il bilancio e’ stato approvato in condizioni di “invarianza fiscale, mantenendo inalterate la tassazione e le agevolazioni introdotte negli anni precedenti”.

La principale novita’ del bilancio per il nuovo anno, ha ribadito la Marini, e’ “l’ impegno complessivo per il rilancio degli investimenti: 54 milioni di euro, risorse proprie della Regione” da utilizzare nel triennio 2019-2021 in opere pubbliche, prevenzione del rischio idrogeologico e tutela ambientale, viabilita’ e trasporti, edilizia sanitaria e pubblica residenziale e infine in favore delle imprese, incluse la ricerca e l’innovazione.

Sul piano dei fondi europei, la governatrice ha sottolineato che per Por Fesr, Por Fse e Piano di sviluppo rurale 2014-2020, “sono stati raggiunti tutti target di spesa, rispettiamo gli obiettivi che ci ha assegnato l’ Europa. Non sono solo valutazioni di tipo contabile o amministrativo – ha aggiunto – dietro c’ e’ un lavoro concreto di investimenti”. Diverso il discorso sul sisma, su cui la Marini ha sollecitato il governo a fare di piu’.

“Il 2018 e’ stato l’ anno del recupero definitivo delle presenze turistiche nella nostra regione – ha dichiarato – con il +17% degli arrivi e +11% di presenze. Siamo oltre i dati del 2015 con 2700 posti in meno circa dovuti a inagibilita’ zona cratere. Sul fronte sanita’ , invece, l’ Umbria e’ per il quinto anno consecutivo regione benchmark, cioe’ regione di riferimento “al fine della determinazione dei costi e fabbisogni standard nel sistema sanitario nazionale”.

Un risultato soddisfacente per l’ assessore alla Sanita’, Luca Barberini, che ha sottolineato anche “la stabilizzazione per la legge Madia di oltre 500 operatori sanitari” e che ha colto l’ occasione per presentare il nuovo Piano sanitario regionale. Nel 2018, infine, nel settore trasporti e mobila’ sono stati raggiunti piu’ obiettivi: il treno Frecciarossa Perugia-Milano inserito a fine 2017 e’ stato utilizzato da piu’ di 50mila passeggeri, e’ stata riaperta la linea della Ferrovia centrale umbra tra Perugia e Citta’ di Castello ed e’ stato riportato il Frecciabianca a Spoleto. “A gennaio riprendera’ l’ interlocuzione per far fermare i treni ad alta velocita’ anche ad Orte e ci sara’ il passaggio dell’ Fcu a Rfi”, ha affermato l’ assessore Giuseppe Chianella.


“Chiederemo al governo una semplificazione delle procedure sia per la ricostruzione privata sia per l’ attuazione delle opere pubbliche della ricostruzione post sisma”. E’ quanto ha detto la presidente Marini, Parlando della situazione delle aree terremotate, la governatrice ha ricordato che i quattro presidenti delle regioni del cratere avrebbero dovuto incontrare ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma il confronto e’ slittato a gennaio per i funerali di Stato di Antonio Megalizzi e impegni legati alla legge di bilancio.

Abbiamo chiesto a questo governo un incontro dal suo insediamento – ha aggiunto Marini – riteniamo ci siano aspetti da definire, in primis dare adeguata strutturazione agli uffici speciali per la ricostruzione”.

La Marini venerdi’ 28 dicembre incontrera’ i sindaci del cratere umbro per definire, tra l’ altro, “proposte da avanzare al governo. Siamo in presenza di un groviglio procedurale che rallenta la fase che va dalla progettazione all’ apertura”, ha concluso.

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