Arrestata proprietaria di bar a Terni per spaccio di cocaina

Operazione antidroga svela un traffico di sostanze stupefacenti nascosto dietro al bancone di un locale

Arrestata proprietaria di bar a Terni per spaccio di cocaina

Arrestata proprietaria di bar a Terni per spaccio di cocaina

La proprietaria 59enne di un bar situato vicino allo stadio di Terni è stata arrestata a seguito di un’indagine condotta dalla IV sezione antidroga della Squadra Mobile della città. L’operazione si è svolta nel pomeriggio e nella tarda serata di mercoledì 24 aprile, culminata con il sequestro di oltre 60 grammi di cocaina, tra dosi pronte alla vendita e sostanza ancora da trattare.

L’indagine ha preso avvio quando gli agenti hanno deciso di controllare un cliente poco dopo che questi aveva lasciato il bar. L’uomo, trovato in possesso di cocaina, ha rivelato agli investigatori di aver acquistato la droga all’interno del locale per almeno trenta volte nell’ultimo anno, pagando ogni dose 50 euro. Queste informazioni hanno spinto gli agenti a effettuare una perquisizione immediata del bar, focalizzandosi in particolare sulla proprietaria, indicata come la responsabile della vendita degli stupefacenti.

Durante la perquisizione, la donna ha tentato di sbarazzarsi di alcuni involucri, contenenti complessivamente circa 11 grammi di cocaina, gettandoli in un secchio. Tuttavia, il suo tentativo di eliminare le prove è stato vano. Successivamente, è stato scoperto un altro involucro contenente quasi 52 grammi di cocaina, nascosto dentro un barattolo metallico su una mensola della cucina, camuffato da confezione di patatine.

La quantità totale di droga sequestrata, valutata diverse migliaia di euro, è stata ritenuta più che sufficiente per procedere all’arresto in flagranza di reato della titolare del bar. Il suo arresto è stato successivamente convalidato dal tribunale di Terni nella tarda mattinata di venerdì. Il giudice Ersilia Agnello, su richiesta della procura di Terni rappresentata dal vpo Adalberto Andreani, ha imposto alla donna, già nota alle forze dell’ordine per reati analoghi, la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’udienza di merito è stata fissata per il 16 maggio, dove è probabile che venga proposto un rito alternativo per il processo.

Questo caso sottolinea l’importanza del monitoraggio continuo degli esercizi commerciali in zone sensibili come quelle vicine agli impianti sportivi, spesso frequentati da giovani, e rafforza l’importanza delle segnalazioni e della cooperazione dei cittadini nelle indagini delle forze dell’ordine.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*