Scossa Campello, crolli ad Azzano, Padre Siciliani, è un’altra faglia FOTO E VIDEO

Per padre Martino Siciliani questo è un evento positivo ed è improbabile che si siano eventi disastrosi

Scossa Campello, crolli ad Azzano, Padre Siciliani, è un'altra faglia

Scossa Campello, crolli ad Azzano, Padre Siciliani, è un’altra faglia SPOLETO – Un tetto e tre comignoli sono crollati ad Azzano, frazione del comune di Spoleto, in seguito alla scossa di terremoto avvenuta durante la notte del 2 gennaio 2017, alle ore 3,36 di magnitudo 4.1. Tanta paura e gente fuori casa, persone che dentro la propria abitazione non potranno tornare, persone che, già sfollate da Norcia, sono costrette a sfollare di nuovo. Il 2017 è cominciato nel peggiore dei modi nello Spoletano.

L’evento sismico è avvenuto in una zona non lontanissima a quella della sequenza iniziata il 24 agosto in Italia centrale, ma su una struttura tettonica diversa, spostata di circa 30 km a ovest di questa. L’epicentro tra Foligno e Spoleto, precisamente a Campello sul Clitunno, a 8,2 chilometri di profondità. Una scossa che è avvertita distintamente in tutto il territorio regionale, facendo balzare dal letto diverse persone. Sul posto, a seguito delle chiamate pervenute al 115, sono subito state inviate le squadre dei Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Spoleto, Foligno ed il funzionario di turno per effettuare attività di verifica e rimozioni di parti pericolanti. Diversi i danni accertati, comprese le case dichiarate immediatamente inagibili. Le richieste di intervento, al momento sono una 50ina. Tutte provenienti dalle frazioni di Spoleto: Azzano (la più colpita), San giacomo e Palazzaccio in Poreta.

«Complessivamente – comunica il funzionario Maurizio Fattorini – siamo impegnati con 20 unità e 6 mezzi». Padre Martino Siciliani, dell’Osservatorio “Andrea Bina” di Perugia, parla di una “Struttura a se stante e che è stata quasi stimolata da quella sismo tettonica dell’Appennino, la parte che riguarda l’Umbria – ha dichiarato al telefono il direttore dell’Osservatorio -. Questa attività ha coinvolto un’altra piccola faglia che è quella, appunto, vicino a Campello sul Clitunno. Questa struttura si è già attivata negli anni passati altre volte, però non è stata mai molto evidente”. Secondo Padre Siciliani “quest’ultimo evento è stato più consistente degli altri, ma è stata un’evoluzione che è giunta all’evento principale che è quello di stanotte. Molto probabilmente adesso ci saranno piccole repliche che dureranno un po’ di tempo. C’è una struttura di risentimento attiva lungo l’Appenino e si trova in buona parte delle Marche, in Umbria ha toccato la zona tra Norcia e l’Abbazia di Sant’Eutizio.

Questa struttura si è attivata, ma la maggior parte degli eventi sono nell’area delle Marche. Gli ipocentri – ha concluso il direttore dell’Osservatore Bina – sono tutti nella zona marchigiana, nella parte umbra ci sono solo piccole scosse di assestamento. Di là c’è la compressione, di qua c’è una forma di dilatazione che ha coinvolto anche la faglia tra Spoleto e Campello e Spoleto”. Per padre Martino Siciliani questo è un evento positivo ed è improbabile che si siano eventi disastrosi.

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