Umbria Jazz, edizione da grandi numeri, conferenza senza Carlo Pagnotta

27 mila biglietti venduti per 1 milione di euro di incasso

Umbria Jazz, edizione da grandi numeri, conferenza senza Carlo Pagnotta

Umbria Jazz, edizione da grandi numeri, conferenza senza Carlo Pagnotta

Doveva essere il ritorno alla formula e ai numeri consueti di Umbria Jazz, e così è stato anche oltre ogni previsione: circa 27mila biglietti venduti per un incasso di 1 milione di euro. Ottimi anche i dati del merchandising ufficiale.

Una conferenza stampa finale senza Carlo Pagnotta, che del Festival è il direttore artistico e il fondatore, non ce la ricordiamo. “Vuole preservarsi per il concerto finale”, ha detto Laurenzi, presidente Fondazione Umbria Jazz

Una sottolineatura meritano i concerti alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria che hanno venduto 1.500 biglietti con un programma. quasi esclusivamente dedicato al jazz italiano.

Un successo dimostrato anche dal numerosissimo pubblico che ha invaso Perugia trasformandola nella città della musica che tutti conosciamo.

Così come sono stati tantissimi i bambini che hanno frequentato lo spazio a loro dedicato: con UJ4Kids si conferma l’attenzione del festival al suo futuro pubblico. Merito, oltre che di un cartellone di qualità, anche della forza del marchio e dell’appeal della formula che fa di UJ un evento unico nel panorama dei grandi jazz festival internazionali.

Di assoluto rilievo anche i dati social, con un flusso di pubblico nei canali del festival di oltre 2 milioni di utenti nei dieci giorni del festival: in particolare su Facebook 1.939.901 impression organiche per 42.000 video click, con una copertura della pagina di oltre 442.000 utenti. Su Instagram una media di 106.000 impression giornaliere, con un totale di 1.132.534 visioni dei contenuti. Il media center ha realizzato oltre 160 ore di girato,

Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, ha contribuito a questo ottimo risultato con 122 ore di diretta da Perugia, 70 interviste e oltre 10 live realizzati, con uno staff di 15 persone tra speaker e tecnici.

Un successo per il quale dobbiamo ringraziare l’intero staff del festival, che come sempre ha lavorato duramente e con dedizione, le istituzioni, che non hanno mai fatto mancare il supporto, gli sponsor e i partner, per aver creduto fortemente nel brand UJ e il pubblico, senza il quale non esisterebbe Umbria Jazz.

Questa edizione ha inoltre confermato e perfezionato la sua vocazione green in materia di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, energia da fonti rinnovabili, diminuzione delle emissioni, nel rispetto della rigorosa certificazione rilasciata da EcoEvents con Legambiente.

Arrivederci a Terni dal 15 al 18 settembre con Umbria Jazz Weekend, a Orvieto per Umbria Jazz Winter#29 dal 28 dicembre al 1° gennaio e a Perugia per Umbria Jazz 23, S0esimo anniversario, dal 7 al 16 luglio.

“Sta per andare in archivio una edizione scintillante, entusiasmante e al di sopra delle aspettative. Ringraziamo l’organizzazione e lo staff di UJ, a partire dal direttore artistico Carlo Pagnotta a cui dobbiamo moltissimo per tutti i 49 anni di manifestazione che hanno onorato la nostra città, il cda di UJ, in primis il presidente Gianluca Laurenzi, senza dimenticare la Regione Umbria, la Fondazione Perugia e tutti gli sponsor, come sempre indispensabili”. Così si è espresso l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, a nome del sindaco Andrea Romizi e dell’amministrazione.

Secondo l’assessore Varasano, “i numeri non bastano da soli a restituire in modo puntuale la 49esima edizione, perché l’elemento più importante è rappresentato dal clima e da quel desiderio di tornare che le migliaia di persone venute Perugia porteranno con loro”. Per Varasano “siamo davanti alla dimostrazione che il brand, così legato alla nostra città e all’Umbria, funziona. Ne abbiamo avuto un riscontro anche con la delegazione slovacca arrivata da Bratislava per il rinnovo del patto di gemellaggio. Visitando in questi giorni Perugia, i nostri ospiti hanno avuto l’impressione che ‘qui suonino anche le pietre’. Il clima di UJ – ha continuato l’assessore – è, oltre quello dell’arena Santa Giuliana, anche quello dei palchi, incluso quello che si è aggiunto in piazza Matteotti, e delle street band. E la città si è fatta trovare preparata grazie alla riapertura della Galleria Nazionale dell’Umbria, alla mostra sul Canova della Accademia di Belle Arti e della Fondazione Perugia, alle ulteriori iniziative in corso a Palazzo della Penna: una varietà di proposte che ha garantito ampie possibilità di godere del capoluogo umbro. Un grazie va anche alle forze dell’ordine, alla protezione civile e alla Croce Rossa, a tutti coloro che hanno permesso che di Perugia e dell’Umbria si potesse riportare il miglior ricordo possibile. Tutto si è svolto all’insegna dell’ordine e della sicurezza. La collaborazione con UJ non potrà che rafforzarsi in vista del grande anniversario del 2023, per cui il Comune già da quest’anno incrementerà il contributo di 85mila euro di altri 30mila euro”.

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