Contributi ai cittadini per la sostituzione delle stufe a biomasse

Il caro gas spinge molte famiglie a utilizzare fonti di riscaldamento alternative come caminetti e stufe a biomasse. Questi sistemi di riscaldamento domestico, tuttavia, hanno un impatto pesantemente negativo sulla qualità dell’aria, in particolare in aree già compromesse dall’inquinamento atmosferico come la conca ternana e la zona di Valle. Emerge pertanto l’esigenza di introdurre misure volte a ridurre le emissioni inquinanti generate dagli impianti di riscaldamento residenziale alimentati da biomasse solide come camini, stufe e caldaia a pellet, non necessariamente attraverso il loro divieto di installazione e utilizzo, ma piuttosto promuovendo il miglioramento tecnologico dei sistemi di combustione e, in particolare, il passaggio a sistemi ad alta efficienza e basse emissioni inquinanti”. È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega Daniele Carissimi, che annuncia la presentazione di una mozione “sull’erogazione di contributi ai cittadini per la sostituzione e l’efficientamento di impianti di riscaldamento alimentati a biomasse legnose”.

Daniele Carissimi consigliere regionale Lega Umbria

“Tra le misure messe in campo per difendere le famiglie dal caro bollette – spiega Carissimi – è necessario includere anche contributi che permettano di sostituire i sistemi di riscaldamento a biomasse legnose, a bassa efficienza ed elevate emissioni. L’alto livello di emissioni inquinanti generate da questi impianti si deve in particolare alla vetustà del parco impiantistico presente nelle abitazioni dei cittadini, la cui performance non raggiunge adeguati livelli di efficienza energetica e il cui impatto emissivo risulta significativo. Promuovere il passaggio a sistemi ad alta efficienza e basse emissioni inquinanti consentirebbe di riportare entro le soglie di concentrazione previste dalla legge le emissioni di PM10 e tutelare la salute dei cittadini senza tuttavia impedire l’utilizzo delle biomasse legnose, le quali costituiscono una fonte rinnovabile e rappresentano una valida alternativa al gas naturale”.

“Proprio nei giorni scorsi – continua Carissimi – è stato resa nota la versione finale del documento che estende l’accordo tra Regione Umbria e Ministero per il miglioramento della qualità dell’aria sul territorio regionale, con particolare focus sulla conca ternana, incrementando la dotazione economica di 25 milioni di euro, portandola così a 29 milioni totali. Un plauso alla Regione che ha previsto di destinare parte consistente dei nuovi finanziamenti all’erogazione di contributi rivolti direttamente alla sostituzione degli impianti di riscaldamento civili a biomasse nella zona conca ternana e nella zona di Valle, esposte a maggior rischio di inquinamento da PM10”.

“La mozione che ho appena depositato – conclude Carissimi – chiede alla Giunta regionale di concludere con il MASE l’aggiornamento e l’estensione dell’accordo di programma attraverso il quale destinare parte dei nuovi finanziamenti all’erogazione dei contributi rivolti direttamente alla sostituzione degli impianti di riscaldamento civili o biomasse nella Zona della conca ternana e nella zona di Valle, esposte a maggior rischio di inquinamento da PM10. Chiede inoltre di prevedere lo stanziamento di risorse regionali in favore di cittadini ed enti locali per finanziare interventi di rottamazione e sostituzione di impianti termici a combustione di biomassa legnosa presenti sul territorio regionale con impianti di nuova generazione ad alta efficienza e a basso impatto di emissioni, tenendo conto, nella determinazione e nell’assegnazione dei contributi, della situazione economica dei cittadini e dell’entità delle emissioni di particolato generate dagli impianti di nuova installazione, nonché dell’area in cui viene realizzato l’intervento. Infine, chiede di prevedere, nella determinazione e nell’assegnazione dei contributi agli enti locali, misure premiali nei confronti di quelli che abbiano precedentemente adottato misure di tutela della qualità dell’aria nel proprio territorio”.

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