Allarme Povertà Umbria, Bori, rapporto Censis rivela calo reddito

Tommaso Bori del PD sottolinea la criticità della situazione economica regionale

Allarme Povertà Umbria, Bori, rapporto Censis rivela calo reddito

Allarme Povertà Umbria, Bori, rapporto Censis rivela calo reddito

Allarme Povertà Umbria – Tommaso Bori, segretario regionale del Partito Democratico, ha espresso forte preoccupazione riguardo alla situazione economica dell’Umbria, facendo riferimento ai recenti dati diffusi dal Censis nel rapporto “Lo stato dell’Unione”. Questo studio, che analizza la geografia sociale dell’Europa in vista delle elezioni, ha collocato l’Umbria tra le aree con le maggiori difficoltà economiche, evidenziando una significativa riduzione del reddito pro-capite.

Secondo il rapporto del Censis, l’Umbria figura come la seconda regione italiana per la maggiore diminuzione del reddito pro-capite, con un calo preoccupante del 14,7%. Questi dati non solo rappresentano numeri su carta, ma riflettono la reale condizione di disagio vissuta da molti cittadini umbri, aggravata da politiche che, secondo Bori, hanno fallito nel sostenerli adeguatamente.

Bori critica apertamente l’attuale amministrazione di centrodestra per aver esacerbato le difficoltà economiche, accusandola di capitalizzare sulle paure delle fasce più deboli e vulnerabili della società, che sono in aumento. Il segretario PD enfatizza la necessità di una strategia che non solo affronti le emergenze immediate ma che punti anche a una ristrutturazione dell’approccio economico e sociale.

Egli sottolinea l’urgenza di un impegno rinnovato per una Europa più forte e più inclusiva, che possa essere realmente vicina ai bisogni dei cittadini più deboli e marginalizzati. Bori invoca quindi una politica che sia capace di reagire in modo efficace alle sfide socio-economiche attuali, promuovendo una ripresa che tenga conto delle esigenze di tutti i settori della popolazione.

La visione di Bori per il futuro dell’Umbria comprende un rafforzamento delle politiche di supporto alla popolazione e un impegno a lungo termine per riequilibrare le disuguaglianze. Questa visione si contrappone a quella che percepisce come una gestione miope e insensibile delle risorse regionali, che ha lasciato indietro gli strati più fragili della società. La crisi attuale, evidenziata dal rapporto Censis, richiede un cambio di rotta deciso e una politica che sappia innovare e includere, ridando speranza e possibilità a una regione che rischia di perdere ulteriormente il passo rispetto al resto d’Italia e dell’Europa.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*