Al supermercato senza mascherina durante il Covid: denunciata, evita il processo e paga solo multa

Coppia litiga, armata di coltello, con direttore supermercato, era scattato antitaccheggio

Al supermercato senza mascherina durante il Covid: denunciata, evita il processo e paga solo multa

Una donna di 59 anni, residente ad Assisi, è stata coinvolta in un caso legato al non rispetto delle norme anti-COVID, in particolare all’obbligo di utilizzare la mascherina in un supermercato. La donna, che si definisce “no vax” e apparentemente contraria all’uso delle mascherine, è entrata nel supermercato con un foulard che le copriva il naso e la bocca, invece di indossare correttamente la mascherina. A raccontare la storia è il Messaggero dell’Umbria di oggi.

Un dipendente del supermercato le ha chiesto di indossare la mascherina correttamente, ma la donna ha reagito in modo aggressivo, sostenendo che la mascherina non fosse utile e potesse addirittura causare danni alla salute. Secondo le accuse, la donna avrebbe alzato la voce, risposto in modo insolente e avrebbe persino aggredito fisicamente il dipendente, causandogli ferite.

La polizia è stata chiamata sul posto e la donna si è rifiutata di fornire le sue generalità, commettendo così un’altra violazione. Alla fine, la 59enne è stata denunciata per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Tuttavia, poiché nessuna delle parti coinvolte ha presentato querela (le ferite del dipendente non erano gravi a sufficienza per avviare un procedimento d’ufficio), la donna ha potuto beneficiare dell’oblazione.

L’oblazione è un istituto giuridico italiano che consente di estinguere il reato mediante il pagamento di una somma di denaro stabilita dalla legge. In questo caso, la donna ha pagato una somma di circa 100 euro per estinguere le accuse a suo carico. Nonostante la gravità delle accuse, la donna è riuscita ad evitare un processo penale e ha ottenuto una fedina penale pulita.

1 Commento

  1. ” gravità delle accuse”. bè ci sarebbe da dire. l’ aggressione se c’è stata è sicuramente da condannare, ma onestamente la vedo più come una boutade che altro. non ha fornito le generalità a p.u., non è cosa poi così grave. non commento, non ne ho nessuna voglia, sulla causa di tutto ciò. sarei anche stufo di rammentare il periodo più folle vissuto nei miei sessanta di vita. cosa che purtroppo, troppa pseudo stampa ( il messaggero in questo caso) si ostina ancora a riproporre.

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