Bonificata area a Perugia se ne inquina un’altra, ora tocca a via Sacchetti

di sera e di notte, stazionano, fumando e bevendo, aspettando l’arrivo dei clienti

Bonificata area a Perugia se ne inquina un'altra, ora tocca a via Sacchetti

Spacciatori in via Sacchetti a Perugia, la denuncia di Social City

di Gianpiero Tamburi, Coordinatore, Perugia Social City
PERUGIA – Ora tocca a via Sacchetti! Non si sfugge a questa regola ferrea che purtroppo include anche la delinquenza, lo spaccio e la prostituzione che si è impossessata della nostra città. Se solo per un attimo pensassimo, come molto spesso se non sempre ci raccontano, che la malavita abbia allentato i propri artigli e non stringa più Perugia nella propria morsa, saremmo degli illusi senza senso della realtà! Quando la realtà è proprio questa; la capacità che ha la criminalità di riorganizzarsi in qualsiasi modo ed in qualsiasi posto libero trova negli spazi non controllati di una città. Ed ora tocca a via Sacchetti!

Una piccola via che parte da via della Pallotta e termina, dopo pochi metri, con delle scalette che immettono in via Petrarca. Ed è proprio su queste scalette che, dopo aver scorrazzato in lungo ed il largo le vie limitrofe, di sera e di notte, stazionano, fumando e bevendo, aspettando l’arrivo dei clienti. Qualche volta arrivano perfino a nascondere la merce nei bidoni lasciati incustoditi, al parco Pietro Aretino, da quei signori che usano il parco in modo improprio, come più volte denunciato dai residenti e da “Perugia: Social City”. Zona popolosa e sempre frequentata da persone impegnate nelle faccende giornaliere.

Negozi in genere, bar, attività commerciali e professionali alla mercé di chi viene a spacciare o a rifornirsi di droga per i loro bisogni, mettendo in uno stato di continuo pericolo i residenti o chi si trova a passare per le loro ragioni. Portando, con loro, una insicurezza ed uno stato di paura che non è certo una “percezione esagerata”, come sempre ci raccontano, a noi cittadini, cercando di convincerci per nascondere il vero stato delle cose.

Ne fanno testimonianza i furti che, spesso, avvengono nella zona e, doveroso ricordarlo, la morte per emorragia celebrale del 72enne Marco Maranini morto nell’ottobre 2015 per un’aggressione subita, in conseguenza ad uno scippo che lo ha sbattuto violentemente a terra. Dobbiamo chiedere ed ottenere più protezione e sicurezza, sia dalle Forze dell’Ordine come dalla politica comunale.

Facciano ognuno la loro parte per non farci correre il rischio di accettare come normalità quotidiana questi momenti di particolare rigurgito della delinquenza nelle strade di Perugia e nei nostri quartieri. Giampiero Tamburi (Coordinatore P:SC)

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